Non so se ci avete fatto caso, ma in giro si trovano sempre meno renziani. Lo voterebbero ancora in tanti, ma gli invasati sono diminuiti. E’ passato poco più di un anno dal boom delle Europee, ma sembran dieci o venti. Lasciando stare i renziani folgorati sulla via del ducetto caricaturale di Rignano, null’altro che berlusconiani 2.0 che tifano Renzi come si può tifare una squadra di calcio, è significativo ascoltare le motivazioni residue di chi lo voterebbe ancora (sebbene già molto delusi dal suo operato).
Qual è la loro tesi di fondo? Perché lo fanno? Per abitudine, perché “una volta il Pd era il Pci“, perché “in fondo è ancora di sinistra”. Frasi che conosciamo. C’è però una frase oggi più gettonata di ieri, ed è questa: “Meglio votare Renzi, perché altrimenti al governo ci vanno Salvini o Grillo“. Parliamo dunque, e ancora, di un voto non al “meglio” ma al “meno peggio”. E’ la tesi degli stanchi fedeli alla linea (quale linea?) tipo Staino, Zucconi o Lerner. E fin qui nulla di nuovo. Ma è perfino la tesi delle dirette interessate come Serracchiani e Boschi. Le quali, consce di non avere granché doti, chiedono il voto non perché sono credibili ma perché si ritengono (sbagliando) meno peggio dei loro avversari.
Riflettiamo su questa frase, che è poi una minaccia neanche troppo velata: “Ehi, votate noi, altrimenti sarà il disastro e l’Apocalisse cadrà sulle vostre vite“. E’ davvero così? Veramente, se Renzi non fosse al governo, il paese andrebbe incontro allo sfacelo (più di quanto già non accada)?
Ipotizziamo una vittoria di Salvini. Sarebbe il disastro? La morte, la fine? No. L’Italia avrebbe solo l’ennesimo governo bruttino, brutto o bruttissimo di centrodestra. A livello nazionale Salvini non vince neanche un torneo di Subbuteo, quindi dovrebbe allearsi (al di là delle sue sparate e promesse) coi soliti noti. Berlusconi su tutti. Avremmo quindi un governo tipo quelli del 2001 o 2008: orrendo, ma sopravviveremmo. Anche in tema di immigrazione, dopo aver titillato gli umori peggiori del paese per allargare il consenso, una volta al governo Salvini farebbe quello che ha sempre fatto la Lega: niente. Io non voterei mai Lega Nord, men che meno su scala nazionale (mentre capisco chi lo ha fatto in Veneto tenendo conto che l’alternativa principale era una come la Moretti), ma finiamola con questi scenari da nuovo nazismo, da dittatura o da fine del mondo. Fedriga ministro sarebbe da incubo, ma non so se più di una Pinotti (è una gara dura, sì).
Ipotizziamo ora una vittoria dei 5 Stelle. Certo, se la stessa domanda fosse stata posta due anni fa, magari dopo aver visto lo streaming disastroso con cui gli ineffabili Lombardi e Crimi riuscirono a polverizzare in cinque minuti almeno due milioni di voti, molti avrebbero detto: “Oddio no, il mio paese a questi dilettanti allo sbaraglio non lo darò mai!“. Ovvio. Però sono passati più di due anni, i 5 Stelle governano in molte realtà (senza che quelle realtà siano andate incontro all’Armageddon) e nel frattempo Grillo e Casaleggio – altri “scacciatori” di voto per tanti moderati o delusi di sinistra – sono sullo sfondo. Davvero c’è qualcuno che trema all’idea di avere al governo Di Maio, Morra o Di Battista? A chi fa paura questa gente? Anche la critica di “competenza” è ormai ridicola, perché attualmente al governo non ci sono le Nilde Jotti ma le Madia: se questo è il livello, tutti – ma proprio tutti – possono andare al governo. Sfido chiunque dotato di un minimo di onestà intellettuale a sostenere che una Picierno sia più preparata di una Lezzi.
Il ritornello “Se perde Renzi vincono Salvini o Grillo“, più che una tesi convincente, sembra la mossa della disperazione da parte di tanti elettori renziani che, in privato, probabilmente si vergognano di farlo. Una sorta di copertina di Linus per le loro coscienze: una frase che dia loro il brivido autoassolutorio dell’innocenza. Resta però, ora più che mai, una frase priva di senso: se non ci fosse Renzi, questo paese andrebbe avanti come sempre ha fatto e sempre farà. Forse peggio, probabilmente meglio. Con tutta la buona volontà, pare arduo ritenere salvifica e addirittura indispensabile questa accolita sghemba di arrogantelli impreparati.
Quando vi dicono “Se perde Renzi al governo vanno Salvini o Grillo“, rispondete così: “E quindi? Peggio delle Boschi e dei Faraone è impossibile. Vai tranquillo“. Non potranno darvi torto (anche se ci proveranno).