Oltre 30 film, 60 proiezioni, numerosi ospiti e incontri con autori e registi. Un focus su Claudia Cardinale (Cardinale ’60), una retrospettiva su Saverio Costanzo e un concorso con 12 opere prime teso a valorizzare il cinema del presente, dando spazio e visibilità ai nuovi registi che ne hanno avuta poca nel circuito distributivo regolare. Il Mantova Film Fest, giunto all’ottava edizione, cresce e si rinnova. il”festivalino”, come l’aveva definito qualche edizione fa il critico cinematografico Tatti Sanguineti, fa la voce grossa e vuole ritagliarsi uno spazio importante nel mare abbastanza magnum dei festival cinematografici italiani. “Non possiamo competere con gli altri in quanto a risorse disponibili – spiega uno degli ideatori della rassegna, Agostino Cenzato gestore di una piccola sala d’essai che ancora resiste all’assalto dei multiplex – ma in quanto ad idee e intuizioni ce la caviamo piuttosto bene. L’intento principale del MantovaFilmFest, fin dalla sua nascita, non è tanto quello di portare nomi altisonanti o film sbanca-botteghino. No, noi vogliamo valorizzare il cinema in quanto forma d’arte e ci piace dare spazio a giovani registi”.
La rassegna – che è stata lanciata da Nanni Moretti in persona, in una sorta di prequel con proiezione del suo ultimo film Mia Madre, lo scorso 31 luglio – si terrà dal 19 al 24 agosto e fra le chicche possiamo certo segnalare una sorta di focus su Claudia Cardinale con il quale si vuole dare risalto a uno dei più interessanti volti cinematografici al femminile. Quattro film, fra i quali spicca la versione integrale e completamente restaurata dalla Cineteca di Bologna di Rocco e i suoi fratelli. Film che diede qualche problema, all’epoca (1960), al regista Luchino Visconti che si vide tagliare alcune scene dalla censura e si beccò anche una denuncia e dovette affrontare un processo che lo assolse soltanto sei anni dopo in modo definitivo.
Seguiranno anche le proiezioni di Il Gattopardo, Il bell’Antonio, La ragazza di Bube e La ragazza con la valigia. Interessante anche la proiezione restaurata de I pugni in tasca di Marco Bellocchio, film del 1965 che segnò l’esordio del regista e la retrospettiva su Saverio Costanzo del quale verranno proposti 4 film: Private, La solitudine dei numeri primi, Hungry Hearts e In memoria di me. Costanzo sarà ospite del Festival e con lui ci sarà anche, domenica 23, Alba Rohrwacher protagonista di Hungry Hearts, ruolo che le valse la Coppa Volpi al Festival di Venezia.
Spazio anche a Tatti Sanguineti, anch’egli fra gli ospiti, che vestirà i panni di regista presentando a Mantova Giulio Andreotti – Il cinema visto da vicino, documentario frutto di una lunga lavorazione di cui proprio a Mantova, cinque anni fa, presentò alcune immagini in anteprima. C’è poi il concorso opere prime che vede in gara Banana di Andrea Jublin; Bolgia totale di Matteo Scifoni; Cloro di Lamberto Sanfelice; Io, Arlecchino di Matteo Bini e Giorgio Pasotti; L’amore non perdona di Stefano Consiglio; La terra dei santi di Fernando Muraca; Last Summer di Leonardo Guerra Seragnoli; Leoni di Pietro Parolin; Mirafiori luna park di Stefano Di Polito; Se Dio vuole di Edoardo Falcone; Short skin di Duccio Chiarini; Vergine giurata di Laura Bispuri. Chiuderà la rassegna il film Fuochi d’artificio in pieno giorno di Yi’nan Diao premiato con l’Orso d’Oro per il miglior film al Festival di Berlino nel 2014, ma mai distribuito prima d’ora.
Info e programma completo su www.mantovafilmfest.com