Nessuna ricerca dello Yeti per Reinhold Messner in Pakistan, almeno per il momento. L’alpinista altoatesino è rimasto sconcertato dal fatto che la notizia della sua presenza sull’Himalaya sia uscita sui giornali in Austria. “Adesso – spiega – tutto è stato annullato perché chi non doveva sapere della spedizione, evidentemente ne è venuto a conoscenza”. Messner fa riferimento ai talebani, che avrebbero saputo dell’impresa. Un team di scienziati occidentali guidati dal Re degli 8000 poteva infatti rappresentare un obiettivo per eventuali attacchi. “Resto comunque a disposizione di questo progetto interessante”, aggiunge lo scalatore.
Sono molti anni che Messner studia il famigerato ‘uomo delle nevi’, la sua teoria è che in realtà si tratterebbe di un orso. Una ventina di anni fa, di ritorno da una spedizione alpinistica portò con sè una zampa e un pezzo di pelliccia di un orso, che per lui rappresentano la conferma che lo Yeti, altro non sia che un plantigrado. Confermata recentemente da un team di scienziati inglesi, con una pubblicazione su una rivista di ricerca internazionale, lo Yeti, sostengono, altro non sarebbe che un ibrido tra orso polare e orso bruno.
“Si tratta ora – continua Messner – di verificare quando sia avvenuto questo incrocio. Secondo alcune teorie è relativamente recente, ovvero 10-12 mila anni fa. Se fosse così, ciò permetterebbe delle conclusioni molto interessanti sugli spostamenti degli animali durante l’ultima era glaciale“. Gli scienziati inglesi avevano così chiesto allo scalatore di guidarli alla ricerca di un esemplare vivente per narcotizzarlo, prelevare un campione di sangue e effettuare degli esami genetici in Pakistan. La spedizione, ora stoppata, ufficialmente, “per motivi politici”, era anche composta da un team tv inglese e da alcuni uomini del posto. “Non sono uno scienziato – continua Messner – ma durante le mie spedizioni ho raccolto numerosissime informazioni sullo Yeti, che volentieri metto a disposizione dei ricercatori”.
La passione dell’alpinista per l’uomo delle nevi in passato è stata anche oggetto di barzellette che Messner racconta volentieri con un pizzico di autoironia: “Uno Yeti corre da un altro e gli racconta senza fiato: ‘Sai che ho visto Messner?’. E l’altro gli risponde stupefatto: ‘Ma allora esiste davvero!”.