Il provvedimento diposto dal sindaco a giugno per inquinamento da batteri non ferma i bagnanti, nell'indifferenza di chi noleggia lettini e ombrelloni. Pochi giorni fa la vergogna dei "consistenti sversamenti fecali" nella vicina Marina Piccola, ancora oggetto delle analisi dell'Arpac
La foto è stata scattata domenica mattina 23 agosto alle 10.30. Marina Grande, Sorrento. Tratto di mare sin da giugno sottoposto a divieto di balneazione per inquinamento da batteri, eppure sin dalla prima mattina forestieri e famigliole sono a mollo sotto lo sguardo indifferente dei residenti e di chi noleggia, autorizzato, lettini e ombrelloni sulla spiaggia libera. Intanto, dall’altro lato della rinomata località turistica campana, il mare è tornato limpido ma non pulitissimo. E’ di nuovo blu, e trasparente, dopo i giorni della vergogna di quel colore marrone sintomo di quei “consistenti sversamenti fecali” che hanno costretto il sindaco Giuseppe Cuomo a emettere un’ordinanza di divieto di balneazione lungo Marina Piccola. Ma le ultime analisi Arpac, effettuate il 19 agosto, avrebbero emesso due verdetti negativi su tre: i batteri indice di scarichi fognari sarebbero ancora oltre i limiti di legge. Il sindaco però ha revocato il divieto, lasciando ‘chiusi’ soltanto 100 metri di litorale e dicendosi pronto a riaprire presto anche quelli, convinto che le analisi Arpac in programma il 25 agosto certificheranno il ritorno di Sorrento alla piena normalità. Ma secondo l’ex senatore di Forza Italia Raffaele Lauro si è assistito “a maldestri tentativi di minimizzare la gravità del problema”.