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La storia di Ashley Madison, la mecca globale degli incontri clandestini online, che si autodefinisce, nella sua versione italiana, il sito “più famoso nel campo degli incontri extraconiugali come consigliato da Rai 2, Sky Tg 24, TgCom, La Repubblica, Il Corriere della Sera, La Stampa, GQ, Max, Vogue, Panorama, Cosmopolitan, Men’s Health, presentandosi, come “la migliore piattaforma per incontrare amanti ideali e per avventure extraconiugali”, rischia di essere solo la punta di un enorme iceberg alla deriva che minaccia di frantumarsi rovinosamente contro le coste del vecchio continente – e non solo – riversando nel mare della Rete milioni e milioni di dati personali e fotografie relativi ai gusti, alle preferenze sessuali ed allo stato di altrettanti cittadini europei, creando piccoli e grandi drammi familiari di ogni genere.
La vicenda della violazione del database di Ashley Madison e della successiva rivelazione al grande pubblico di oltre 37 milioni di dati personali – veri o presunti tali – di uomini e donne in cerca di un’avventura extraconiugale ha fatto, infatti – complice anche il periodo estivo mediaticamente particolarmente propizio a questo genere di notizie – il giro del mondo, alla velocità della luce, seminando ansie e paure in milioni e milioni di mariti, mogli, fidanzati, fidanzate ed amanti.
Quello che, tuttavia, è rimasto sin qui nell’ombra è l’autentico allarme lanciato – ironia della sorte proprio nelle stesse ore in cui si verificava uno dei primi psicodrammi coniugali di massa della storia del web – dalla Cnil, l’omologo francese del nostro garante privacy, che nelle scorse settimane ha reso pubblici i risultati di un’indagine durata diversi mesi e condotta su 13 siti di incontri online particolarmente gettonati dal pubblico europeo, accertando una sequenza interminabile di grandi e piccole violazioni della disciplina sulla privacy, capaci di esporre a rischio i dati personali e sensibili di milioni di utenti e cittadini.
Meetic, Attractive World, Adopte un mec, Easyflirt, Rencontre obèse, Destidyll, Forcegay, Mektoube, Jdream, Feujworld, Marmite love, Gauche rencontre, Celibest sono, tanto per avvisare i naviganti, le baie online oggetto delle verifiche del Garante francese.
Allo stato, la Cnil si è limitata a notificare alle otto società che gestiscono i tredici siti di incontri online un “invito” a rimediare alle carenze individuate entro tre mesi, informandole che se non correranno ai ripari, adeguandosi alle regole vigenti a tutela dela privacy dei propri utenti, correranno il rischio di vedersi irrogare sanzioni milionarie.
Lungo ed articolato l’elenco delle violazioni alla disciplina vigente che gli uomini del Garante francese per la privacy hanno già individuato nel corso delle ispezioni presso le otto società: mancata richiesta e, naturalmente, mancato ottenimento, del consenso al trattamento di dati sensibili quali i gusti e le abitudini sessuali, le origini raziali, la fede religiosa o le preferenze politiche, mancata cancellazione dei dati personali e sensibili degli utenti che decidono di abbandonare il sito, inadeguata informazione degli utenti circa i loro diritti in fatto di privacy e, ovviamente, mancato rispetto dell’ormai celeberrima disciplina relativa ai cookie.
Etica e morale a parte, insomma, la frequentazione dei siti di incontri online sembra – a leggere gli otto provvedimenti firmati dal Presidente della Cnil ed indirizzati ad altrettante società – un’attività ad alto rischio che minaccia di mandare in frantumi matrimoni e rapporti di coppia e, a prescindere dall’ipotesi di utenti fedifraghi, di far diventare di dominio pubblico informazioni sensibili e super sensibili che riguardano la sfera più intima di ogni individuo.
Considerati i numeri milionari degli utenti che, ogni giorno, approdano sui siti di incontri online, la denuncia del Garante francese – un autentico urlo di Cassandra rispetto alla vicenda di Ashley Madison con i dati sensibili di quasi quaranta milioni di utenti finiti nelle maglie della Rete e destinati a rimanerci per sempre – rappresenta un allarme da non sottovalutare.
Guai a suggerire fughe di massa dalle piattaforme globali di incontri online e dai siti per single e fedifraghi ma, come insegna il vecchio proverbio, uomo [e, naturalmente, donna] avvisato è mezzo salvato e, quindi, se il desiderio di cercare l’anima gemella – o semplicemente la compagna o il compagno per una storia clandestina – è irrefrenabile, decisamente meglio prestare attenzione alle informazioni che si condividono, centellinarle e, magari, rivelare la propria vera identità – immagine inclusa – ai pochi o alle poche con le quali ci si ritrova a dialogare anziché al mondo intero.
Esibire il proprio smagliante sorriso o le proprie forme scolpite durante un faticoso inverno in palestra sulle bacheche virtuali delle società leader globali degli incontri online potrebbe costarvi caro ed il “gioco” potrebbe, davvero, non valere la candela.
Sin qui, naturalmente, stando a quanto messo nero su bianco dal Garante privacy francese.
È ovvio che se, domani, i colossi dell’intrattenimento per single ed aspiranti amanti clandestini si metteranno in regola, lo scenario potrebbe cambiare e cercare l’anima gemella online potrebbe tornare ad essere un’attività – almeno a condizione di non essere già impegnati o addirittura sposati – a rischio sostenibile, non più e non meno di quanto lo sia ogni altra attività che abbia per presupposto la condivisione di quelle preziose tessere del nostro mosaico identitario rappresentate dai nostri dati personali e sensibili.
Guido Scorza
Componente del collegio del garante per la protezione dei dati
Tecnologia - 24 Agosto 2015
Incontri online, privacy a rischio. Il Garante francese lancia l’allarme
La storia di Ashley Madison, la mecca globale degli incontri clandestini online, che si autodefinisce, nella sua versione italiana, il sito “più famoso nel campo degli incontri extraconiugali come consigliato da Rai 2, Sky Tg 24, TgCom, La Repubblica, Il Corriere della Sera, La Stampa, GQ, Max, Vogue, Panorama, Cosmopolitan, Men’s Health, presentandosi, come “la migliore piattaforma per incontrare amanti ideali e per avventure extraconiugali”, rischia di essere solo la punta di un enorme iceberg alla deriva che minaccia di frantumarsi rovinosamente contro le coste del vecchio continente – e non solo – riversando nel mare della Rete milioni e milioni di dati personali e fotografie relativi ai gusti, alle preferenze sessuali ed allo stato di altrettanti cittadini europei, creando piccoli e grandi drammi familiari di ogni genere.
La vicenda della violazione del database di Ashley Madison e della successiva rivelazione al grande pubblico di oltre 37 milioni di dati personali – veri o presunti tali – di uomini e donne in cerca di un’avventura extraconiugale ha fatto, infatti – complice anche il periodo estivo mediaticamente particolarmente propizio a questo genere di notizie – il giro del mondo, alla velocità della luce, seminando ansie e paure in milioni e milioni di mariti, mogli, fidanzati, fidanzate ed amanti.
Quello che, tuttavia, è rimasto sin qui nell’ombra è l’autentico allarme lanciato – ironia della sorte proprio nelle stesse ore in cui si verificava uno dei primi psicodrammi coniugali di massa della storia del web – dalla Cnil, l’omologo francese del nostro garante privacy, che nelle scorse settimane ha reso pubblici i risultati di un’indagine durata diversi mesi e condotta su 13 siti di incontri online particolarmente gettonati dal pubblico europeo, accertando una sequenza interminabile di grandi e piccole violazioni della disciplina sulla privacy, capaci di esporre a rischio i dati personali e sensibili di milioni di utenti e cittadini.
Meetic, Attractive World, Adopte un mec, Easyflirt, Rencontre obèse, Destidyll, Forcegay, Mektoube, Jdream, Feujworld, Marmite love, Gauche rencontre, Celibest sono, tanto per avvisare i naviganti, le baie online oggetto delle verifiche del Garante francese.
Allo stato, la Cnil si è limitata a notificare alle otto società che gestiscono i tredici siti di incontri online un “invito” a rimediare alle carenze individuate entro tre mesi, informandole che se non correranno ai ripari, adeguandosi alle regole vigenti a tutela dela privacy dei propri utenti, correranno il rischio di vedersi irrogare sanzioni milionarie.
Lungo ed articolato l’elenco delle violazioni alla disciplina vigente che gli uomini del Garante francese per la privacy hanno già individuato nel corso delle ispezioni presso le otto società: mancata richiesta e, naturalmente, mancato ottenimento, del consenso al trattamento di dati sensibili quali i gusti e le abitudini sessuali, le origini raziali, la fede religiosa o le preferenze politiche, mancata cancellazione dei dati personali e sensibili degli utenti che decidono di abbandonare il sito, inadeguata informazione degli utenti circa i loro diritti in fatto di privacy e, ovviamente, mancato rispetto dell’ormai celeberrima disciplina relativa ai cookie.
Etica e morale a parte, insomma, la frequentazione dei siti di incontri online sembra – a leggere gli otto provvedimenti firmati dal Presidente della Cnil ed indirizzati ad altrettante società – un’attività ad alto rischio che minaccia di mandare in frantumi matrimoni e rapporti di coppia e, a prescindere dall’ipotesi di utenti fedifraghi, di far diventare di dominio pubblico informazioni sensibili e super sensibili che riguardano la sfera più intima di ogni individuo.
Considerati i numeri milionari degli utenti che, ogni giorno, approdano sui siti di incontri online, la denuncia del Garante francese – un autentico urlo di Cassandra rispetto alla vicenda di Ashley Madison con i dati sensibili di quasi quaranta milioni di utenti finiti nelle maglie della Rete e destinati a rimanerci per sempre – rappresenta un allarme da non sottovalutare.
Guai a suggerire fughe di massa dalle piattaforme globali di incontri online e dai siti per single e fedifraghi ma, come insegna il vecchio proverbio, uomo [e, naturalmente, donna] avvisato è mezzo salvato e, quindi, se il desiderio di cercare l’anima gemella – o semplicemente la compagna o il compagno per una storia clandestina – è irrefrenabile, decisamente meglio prestare attenzione alle informazioni che si condividono, centellinarle e, magari, rivelare la propria vera identità – immagine inclusa – ai pochi o alle poche con le quali ci si ritrova a dialogare anziché al mondo intero.
Esibire il proprio smagliante sorriso o le proprie forme scolpite durante un faticoso inverno in palestra sulle bacheche virtuali delle società leader globali degli incontri online potrebbe costarvi caro ed il “gioco” potrebbe, davvero, non valere la candela.
Sin qui, naturalmente, stando a quanto messo nero su bianco dal Garante privacy francese.
È ovvio che se, domani, i colossi dell’intrattenimento per single ed aspiranti amanti clandestini si metteranno in regola, lo scenario potrebbe cambiare e cercare l’anima gemella online potrebbe tornare ad essere un’attività – almeno a condizione di non essere già impegnati o addirittura sposati – a rischio sostenibile, non più e non meno di quanto lo sia ogni altra attività che abbia per presupposto la condivisione di quelle preziose tessere del nostro mosaico identitario rappresentate dai nostri dati personali e sensibili.
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Mondo
Gaza, niente accordo per estendere la prima fase del cessate il fuoco. Israele blocca gli aiuti umanitari
Buriram, 2 mar. (Adnkronos) - Altra doppietta dei fratelli Marquez nel Gp della Thailandia di MotoGp. Dopo la Sprint Race i fratelli spagnoli hanno occupato le prime due posizioni anche nella gara lunga, con la Ducati ufficiale di Marc Marquez che fa doppietta davanti ad Alex Marquez, con la Ducati del Team Gresini, terza anche in gara l'altra Ducati ufficiale di Pecco Bagnaia, per il tris di ducatisti sul podio, a seguire Franco Morbidelli, poi l'Aprilia del rookie Ai Ogura, e Marco Bezzecchi, mentre sono usciti Acosta e Mir e si è ritirato Fernandez.
Marc Marquez parte bene e guadagna subito la testa della gara ma a circa 19 giri al termine, un po' a sorpresa, Alex Marquez passa il fratello, che sembra aver deliberatamente rallentato per farsi passare e mettersi in scia del fratello, forse per un problema di pressione gomme. Dopo aver seguito a pochi decimi il fratello, a tre giri dal termine, Marc passa il fratello e scappa via verso la seconda vittoria consecutiva e la testa della classifica mondiale. (segue)
Gaza, 2 mar. (Adnkronos/Afp) - Hamas insiste sulla necessità di attuare la seconda fase del cessate il fuoco con Israele, dopo che Israele ha approvato un'estensione temporanea della fase iniziale.
"L'unico modo per raggiungere la stabilità nella regione e il ritorno dei prigionieri è completare l'attuazione dell'accordo, iniziando con l'attuazione della seconda fase", ha affermato il leader di Hamas Mahmoud Mardawi.
Roma, 1 mar. (Adnkronos) - "Fulco Pratesi ha saputo non solo denunciare i mali che affliggono l'ambiente ma ha saputo esercitare una grande funzione pedagogica di informazione e formazione sui temi ambientali. Personalmente ricordo il grande contributo di consigli e di indicazioni durante il periodo in cui sono stato ministro dell'Ambiente e in particolare per l'azione che condussi per la costituzione dei Parchi nazionali e per portare la superficie protetta del paese ad un livello più europeo. Ci mancherà molto". Lo afferma Valdo Spini, già ministro dell'Ambiente nei Governi Ciampi e Amato uno.
Roma, 1 mar. (Adnkronos) - "Le immagini che arrivano dalla città di Messina, dove si sono verificati scontri tra Forze dell'Ordine e manifestanti nel corso di una manifestazione no ponte, mi feriscono come messinese e come rappresentante delle istituzioni. Esprimo tutta la mia solidarietà alle Forze dell'Ordine e all'agente ferito, cui auguro una pronta guarigione, e condanno fermamente quanto accaduto. Esprimere il proprio dissenso non autorizza a trasformare una manifestazione in un esercizio di brutalità”. Lo afferma la senatrice di Fratelli d'Italia Ella Bucalo.
Roma, 1 mar. (Adnkronos) - “Inaccettabile quanto accaduto oggi a Messina in occasione del corteo contro la costruzione del Ponte sullo Stretto. Insulti, intolleranza, muri del centro imbrattati con scritte indegne, violenze contro le Forze dell’Ordine. È assurdo manifestare con simili metodi, coinvolgendo personaggi che nulla possono avere a che fare con il normale confronto democratico. Ferma condanna per quanto accaduto, e solidarietà alle Forze dell’Ordine che hanno gestito con grande professionalità i momenti più tesi della giornata”. Così Matilde Siracusano, sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento e deputata messinese di Forza Italia.
Roma, 1 mar. (Adnkronos) - "Siamo orgogliosi della nostra Marina militare italiana che, con il Vespucci, ha portato nel mondo le eccellenze e i valori del nostro Paese. Bentornati a casa: la vostra impresa, che ho avuto la fortuna di poter vivere personalmente nella tappa di Tokyo, è motivo di vanto per ogni italiano. Grazie!” Così il capogruppo della Lega in commissione Difesa alla Camera Eugenio Zoffili.
Roma, 1 mar. (Adnkronos) - "Di fronte a quanto sta avvenendo nel mondo, agli stravolgimenti geopolitici e all’aggressione subita ieri alla Casa Bianca dal presidente ucraino, troviamo gravi e fuori luogo le considerazioni dei capigruppo di Fdi. Non è una questione di contabilità ma di rispetto verso il Parlamento. E in ogni caso la premier Meloni è venuta a riferire in Parlamento solo prima dei Consigli europei, come hanno fatto tutti gli altri suoi predecessori, perché era un suo dovere. E da oltre un anno e mezzo non risponde alle domande libere di un Premier time in Aula. Oggi siamo di fronte ad una gravissima crisi internazionale e alla vigilia di un Consiglio europeo che dovrà prendere decisioni importanti per l’Ucraina e per l’Europa. Dovrebbe essere la stessa Giorgia Meloni a sentire l’urgenza di venire in Aula per dire al Paese, in Parlamento, non con un video sui social, da che parte sta il Governo italiano e quale contributo vuole dare, in sede europea, per trovare una soluzione". Lo affermano i capigruppo del Pd al Senato, alla Camera e al Parlamento europeo Francesco Boccia, Chiara Braga e Nicola Zingaretti.
"Per questo -aggiungono- ribadiamo la nostra richiesta: è urgente e necessario che la presidente del Consiglio venga in Aula prima del Consiglio europeo del 6 marzo. Non si tratta di una concessione al Parlamento, che merita maggior rispetto da parte degli esponenti di Fdi e di Giorgia Meloni che continua a sottrarsi al confronto”.