“Salvini è nù tamarru“. Questa frase è stata stampata sulle magliette che sono state vendute ieri durante il “Festival delle migrazioni” ad Acquaformosa, in provincia di Cosenza. Il ricavato andrà alle popolazioni vittime del nubifragio di Corigliano. Con un tweet nei giorni scorsi il segretario della Lega Nord ha minacciato querele nei confronti dei 99 Posse e del Comune di Acquaformosa che ha organizzato la manifestazione dedicata all’accoglienza dei migranti. Poco prima del concerto di ieri, il leader del gruppo napoletano Luca Persico, conosciuto con il soprannome di “o Zulù”, ha spiegato che “le polemiche sono strumentali a Salvini. Non certo a noi o al tema delle migrazioni”. Dal palco, l’assessore comunale ed ex sindaco Giovanni Mannoccio ha mandato un saluto “con una pernacchia al leader lumbard. Venisse qui e capirebbe come si può vivere bene con quelli che lui odia”. Circa 4mila persone ieri hanno assistito al concerto dei “99 Posse” durante il quale, “o Zulù” ha più volte espresso il suo pensiero: “Si parla di vita e di morte. È quello che Salvini non capisce o che fa finta di non capire. Se ne faccia una ragione: nessun uomo è illegale. Siamo tutti clandestini o nessuno è clandestino. Lo scelga lui e la finisca di rompere” di Lucio Musolino