Giorni di forte intolleranza nei confronti dei migranti: roghi di un centro per asilanti e violenze per le strade. Sull'emergenza è intervenuta la cancelliera: "E' ributtante il tentativo dei neonazi di diffondere l’odio"
Scontri, violenze, allarmi bomba e perfino uno stabile dato alle fiamme. In Germania sono ore di altissima tensione sul fronte immigrazione. Scontri tra manifestanti e forze dell’ordine sono andati in onda nel week end ad Heidenau in Sassonia, mentre oggi è arrivato persino l’allarme bomba nella sede centrale dei socialdemocratici di Berlino. Nel centro di Nauen, nel Brandeburgo, un edificio destinato ai richiedenti asilo è stato assaltato e bruciato nella notte. Nessuno ferito, dato che lo stabile era ancora vuoto, ma la struttura è andata completamente distrutta.
Sull’emergenza, a margine dell’incontro bilaterale con Francois Hollande, è intervenuta ieri Angela Merkel: “E’ ributtante il tentativo dei neonazi di diffondere l’odio”. La cancelliera ha inoltre definito “vergognoso” il sostegno di alcuni cittadini alle proteste. “Genitori che prendono per mano i loro bambini per andare a protestare davanti a un centro di accoglienza: una circostanza del genere è vergognosa”, ha detto Merkel. Domani la presidente del Cdu visiterà il centro per richiedenti asilo nei pressi di Dresda. La visita della cancelliera era stata richiesta dal sindaco di Heidenau, Juergen Opitz: nella cittadina a est della Germania ben 30 agenti di polizia erano rimasti feriti a seguito degli scontri con i neonazisti.
Nel frattempo, la sede centrale dei socialdemocratici a Berlino è stata evacuata dopo il falso allarme bomba: “La Willy Brandt Haus ha ricevuto una telefonata in cui si dava annuncio di una bomba intorno alle 15″, ha spiegato alla agenzia tedesca Dpa Yasmin Fahimi, la segretaria. Da quando il vicecancelliere e ministro dell’Economia del terzo Governo Merkel, Sigmar Gabriel, ha visitato ieri Heidenau aggiunge Fahimi “la sede del partito è bersaglio di una catena di mail di minacce, collegate alla campagna xenofoba.
Immaginiamo si tratti di un atto meramente politico”. Gabriel ieri nella città della Sassonia e feudo di ‘Pegida‘, il partito anti immigrati, che è stata in questi giorni teatro di forti manifestazioni da parte degli esponenti dell’estrema destra, aveva chiarito che la Germania “non lascerà un singolo millimetro a questa folla di estrema destra”. Venerdì scorso, sono rimasti vittime dei tumulti provocati delle violenze dei militanti del partito neonazi Ndp trenta agenti di polizia. Il clima teso non si è stemperato. E lunedì gli scontri fra manifestanti di destra e sinistra sono proseguiti per le strade della piccola cittadina in cui sono rimaste contuse altre tre persone. Il delegato alle Politiche per gli stranieri di Heidenau ha chiesto misure di protezione rafforzate per i profughi: vigilanti e video-sorveglianza per garantire la sicurezza dei centri.