Alla fine l’ex ministro Maurizio Lupi ha ritrovato il suo premier in quella che un tempo era casa sua: il Meeting di Comunione e Liberazione. Fino a un anno fa lui e Roberto Formigoni erano letteralmente idolatrati. Non più. Tanto che per riuscire a salutare Matteo Renzi ha dovuto aspettato di essere lontano da telecamere e fotografi: pochi secondi prima di salire sull’auto blu, al termine del suo intervento. Nel parcheggio riservato esclusivamente agli operatori della fiera e agli organizzatori Lupi, accompagnato da Raffaello Vignali, deputato di Ncd ed ex presidente della Compagnia delle Opere, è riuscito ad avvicinare Renzi e a salutarlo. Un buffetto sul viso, un abbraccio. Poi il premier ha preferito scambiare due parole con Vignali. Scena già vista nel corso della mattinata quando Lupi ha tentato più volte di stringere la mano al presidente del Consiglio. Una volta è riuscito a superare il cordone di sicurezza e mostrarsi accanto a Renzi che però non ha gradito e si è girato immediatamente a salutare gli addetti di uno stand. Era mezzogiorno circa. Ha aspettato che terminasse l’intervento del premier e alle 14 quando Renzi è stato scortato all’esterno della Fiera per partire lo ha seguito. L’ex ministro si dimise lo scorso Marzo a seguito dell’inchiesta della procura di Firenze sulle grandi opere che ha portato agli arresti anche il dirigente delle Infrastrutture, Ercole Incalza. Lupi si dimise nonostante non fosse indagato di Davide Vecchi