Risultati interessanti (e in parte sorprendenti), quelli che vengono fuori dal sondaggio di Billboard tra i top manager dell’industria musicale americana. Risposte rigorosamente anonime che incoronano Taylor Swift come regina del mercato discografico a stelle e strisce e che, a sorpresa, continua ad avere una dose massiccia di fiducia in Lady Gaga. La prima domanda riguardava le tre star della musica da ingaggiare, qualora l’intervistato stesse per lanciare una nuova etichetta: Taylor Swift uber alles, con Lady Gaga al secondo posto e Adele al terzo. Ma tra le motivazioni anonime a corredo delle risposte, qualcuno ha dubitato sulla capacità della signorina Swift di continuare ancora per molto a questi ritmi: “Risponderanno tutti Taylor Swift, ma la grande domanda è solo una: riuscirà a sostenere questi ritmi per più di un album o due ancora?”. Dubbio più che legittimo, per una ragazza che negli ultimi anni ha polverizzato ogni record e che, alzando l’asticella sempre più su, prima o poi potrebbe pagare lo scotto.
La domanda che dà il senso, invece, di una certa autocritica, seppur anonima, dell’industria musicale, riguarda il trattamento che le etichette riservano agli artisti: “Il mercato discografico è giusto con gli artisti?”. No, per il 58% degli intervistati. E c’è da crederci, visto che il mercato discografico sono loro. E ancora: “Qual è il genere che disprezzate maggiormente?”. Trionfa il rap, che negli Usa va ancora alla grande, e che anche dalle nostre parti è diventato assai di moda. A seguire, la dance elettronica e il pop. I discografici, insomma, odiano i generi musicali che più degli altri pagano i loro stipendi.
Particolarmente interessante anche la risposta a una domanda molto attuale: “Lascereste il vostro attuale lavoro per passare a Spotify o Apple Music?”. Ebbene, il 54% degli intervistati ha risposto affermativamente, a dimostrazione del fatto che la musica sta andando in quella direzione e i top manager della musica americana lo sanno alla perfezione. A proposito di streaming, pochissimi scommettono su Tidal, la creatura di Jay Z e di un gruppetto di grandi stelle della musica globale: il 71% degli intervistati dà al progetto un anno di vita, il 17% due al massimo e il 12% già adesso è certo che Tidal durerà a lungo.