Sono accusati rispettivamente di concorso in omicidio plurimo premeditato, ricettazione e detenzione di arma i due stranieri arrestati dalla polizia di Brescia. Gli inquirenti credono che abbiano aiutato gli autori dell'agguato
Il 16 agosto erano stati arrestati due cittadini pakistani con l’accusa di aver ucciso, l’11 agosto scorso, i coniugi bresciani Francesco Seramondi e Giovanna Ferrari. Oggi gli uomini della squadra mobile della questura di Brescia hanno arrestato altre due persone, considerate i complici dei presunti assassini. Si tratta di due stranieri, di nazionalità indiana: uno, arrestato a Mairano in provincia di Brescia, è accusato di concorso in omicidio plurimo premeditato, ricettazione e detenzione di arma; mentre il secondo, fermato a Cremona, deve rispondere di ricettazione e detenzione di arma. I due sono in questura a Brescia in attesa di essere portati in carcere. Nel pomeriggio la polizia ha anche eseguito alcune perquisizioni.
La scorsa notte, invece, un ladro ha tentato di entrare nella pizzeria da asporto “Dolce e salato“, di proprietà di Muhammad Adnan, uno dei stranieri arrestati il 16 agosto per il duplice omicidio avvenuto lo scorso 11 agosto a Brescia. La pizzeria è chiusa dal giorno dell’arresto del pachistano. A finire nei guai un 30enne pluripregiudicato che ha preso a colpi di mazzetta il muro esterno del locale per crearsi un varco dal quale entrare. L’uomo però ha agito sotto gli occhi di alcuni commercianti della zona, che hanno chiamato la polizia, che lo ha bloccato e denunciato per tentato furto.