Politica

Mafia Capitale, Di Maio (M5s): “Il Pd teme la democrazia, noi no. Andiamo al voto”

Alfano non ha voluto sciogliere il Comune di Roma per mafia, nonostante Marino abbia “ancora in essere miliardi di euro di appalti con le ditte coinvolte in Mafia Capitale” e sia “quel sindaco che manda la polizia locale a scortare i funerali dei boss (Vittorio Casamonica, ndr)“. Quindi, l’auspicio è quello di andare al voto anticipato. Il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio (M5s) commenta la decisione del ministero dell’Interno di non commissariare la Capitale e allo stesso tempo di assegnare al prefetto il controllo di 8 ambiti, dalla casa ai campi rom (video). Su Facebook il deputato 5 Stelle rilancia il ritorno alle urne per dare “una nuova opportunità alla Capitale“, perché Roma si libera con la democrazia” e “il Pd la teme. Noi no”.

E attacca anche il presidente del Consiglio: “La questione di merito non c’entra niente, era già tutto deciso: Renzi a fine luglio ha salvato dall’arresto il senatore Azzollini del partito di Alfano, in cambio Alfano ha salvato il Pd da nuove elezioni a Roma, che sicuramente perderebbero. Inciuciano alla faccia nostra, mentre le imprese oneste non hanno opportunità di lavoro nelle opere pubbliche di Roma, i cittadini continuano a viaggiare su mezzi pubblici indegni e il buco di bilancio miliardario continua ad allargarsi”. La soluzione del voto anticipato è quella auspicata anche da Gianroberto Casaleggio che, secondo quanto riportato dalle agenzie, è convinto che gli elettori “a Roma sceglierebbero il M5S“.

Stessa linea del ritorno alle urne anche per Forza Italia che in un comunicato scrive: “La decisione odierna del governo di sciogliere il municipio di Ostia e di commissariare di fatto il sindaco conferma la mancanza di coraggio e di visione strategica della maggioranza, ma anche – si legge ancora – la sostanziale defenestrazione del sempre più assente Marino, che sarà solo un sindaco pro forma incapace di gestire il Giubileo e la candidatura olimpica di Roma“.