Tra pompelmi, lime, e colate di cioccolata per la fonduta, e mentre sul web si vociferava di una raccolta firme contro il Cruise, appaiono anche foto di un paio di aitanti fanciulli, modelli in mutande con disegnate sul corpo alcune foglie d’albero, anch’essi presenti alla serata incriminata come camerieri.
Noci di cocco, caschi di banane, fette d’anguria, grappoli d’uva, tutti sparpagliati sul corpo nudo di belle e giovani ragazze. È accaduto al Cruise Bar di Sydney, in Australia, mercoledì scorso, durante una “normale” serata del locale. Le ragazze, in mutandine color carne e senza reggiseno, sdraiate sui tavoli del lussuoso Cruise, hanno ricoperto la funzione di vassoi umani come immobili ninfe sui tavoli del bar, e per l’occasione si sono trasformate in semoventi cameriere pronte ad imboccare i clienti allungando la mano dalla loro non comodissima posizione.
Una serata che non è passata inosservata ai tempi dei social, tanto che in poche decine di minuti sono subito scattati gli obiettivi degli smartphone e i rulli a ciclo continuo dei social network. Su Twitter e Instagram le rimostranze più feroci sono arrivate dall’avvocato Melinda Tankard Reist, che si è spesso occupata di cause legate al mondo femminile e femminista. “Questa discutibile iniziativa che rende il corpo delle donne come un oggetto deve portare ad una presa di posizione morale – ha spiegato la donna – siamo nel 21esimo secolo, qualcuno deve spiegare ai proprietari di questo bar che ciò che hanno fatto non è appropriato. Spero che siano puniti e che la gente lo boicotti non andandoci più”.
Eppure, osservando foto e filmati nel rinomato luogo di ritrovo al Terminal Passeggeri Overseas a Sydney Circular Quay, sembra che i clienti sia di sesso maschile che femminile abbiano apprezzato particolarmente l’iniziativa. “E ‘difficile credere che nel 2015 qualcuno possa trovare accettabile questo trattamento disumano delle donne”, ha spiegato al sito Buzzfed Melinda Liszewski, la portavoce del gruppo femminista Collective Shout. “L’uso del corpo nudo delle donne come controfigure per oggetti inanimati è un esempio di oggettivazione sessuale. Le donne erano sdraiate, ricoperte solo da frutta, soggette al commento di centinaia di clienti, ma soprattutto c’era qualcuno che avrebbe potuto fermare un uomo che magari in modo improprio poteva mettersi a toccare le ragazze sdraiate sui tavoli come vassoi? Se il Cruise Bar ha alimenti scadenti da vendere non c’era bisogno di questa oggettivizzazione sessuale per reclamizzarli”.
Tra pompelmi, lime, e colate di cioccolata per la fonduta, e mentre sul web si vociferava di una raccolta firme contro il Cruise, appaiono anche foto di un paio di aitanti fanciulli, modelli in mutande con disegnate sul corpo alcune foglie d’albero, anch’essi presenti alla serata incriminata come camerieri. Una ragazza, probabilmente non toccata dalla polemica dei corpi di donna resi oggetto, si è fatta fotografare con loro scrivendo: “Questi uomini non hanno bisogno di frutta per risultare deliziosi”.