Sulla morte di Massimiliano Rossi indaga la Guardia Civil che non esclude nessuna ipotesi. Il 42enne si occupava della vendita di auto elettriche, ma il suo nome era legato allo storico locale toscano
E’ stato trovato morto all’interno di un furgoncino mangiato dal fuoco, parcheggiato in una zona periferica di Ibiza. Massimiliano Rossi si era trasferito nell’isola qualche anno fa e aveva tirato su un’attività dedicata alla vendita di auto elettriche, ma non aveva smesso di dedicarsi al business a cui aveva legato la sua storia: le discoteche. In Italia il nome di questo imprenditore milanese di 42 anni era infatti conosciuto soprattutto nel mondo della notte. Per molto tempo – come ricorda il Corriere della Sera – era stato il titolare di uno dei locali più famosi in Toscana e in Italia: l’Insomnia di Ponsacco, in provincia di Pisa (poi diventata Dress Code).
Sulla morte di Rossi – che risale a qualche giorno fa – indaga la Guardia Civil. Il mezzo a bordo del quale è stato ritrovato il suo cadavere è stato completamente distrutto dal rogo. Ma non si esclude nessuna pista, perché quella dell’incidente non convince fino in fondo gli investigatori. Una telecamera di videosorveglianza di un’azienda, piazzata vicino al furgone, non sembra però aver registrato niente di sospetto. L’unica sicurezza è che le fiamme sono partite intorno alle due di notte mentre Rossi si trovava al posto di guida. Sulla salma – riporta Il Tirreno – è stata effettuata l’autopsia, dalla quale potrà emergere qualche dettaglio in più sulla morte.
La discoteca Insomnia nasce nel ’92 da un’idea di Antonio Velasquez e diventa in poco tempo uno dei templi della musica d’avanguardia per un’intera generazione. Dalla consolle della discoacropoli d’Italia (come viene ribattezzato il locale) suonano dj di fama internazionale come Tony Humpries, Roger Sanchez, Ralf, Claudio Coccoluto, Francesco Farfa. La discoteca chiude i battenti dieci anni dopo, nel 2002.