“Renzi a parole è un campione: aveva inventato la parola rottamazione, ma non riesce a rottamare a Marino che lo vorrebbe tenere ai Caraibi per i prossimi 10 anni. E mi stupisco anche del ministro Alfano che è veramente un servo sciocco: per salvare il governo ha salvato il sindaco di Roma”. Ospite a ‘In onda estate‘ (La7), Daniela Santanchè (Fi) ci va giù duro nel commentare la decisione del consiglio dei ministri di non commissariare Roma, ma di ridisegnarne solo i poteri, dopo altre settimane difficili (culminate con i funerali del boss dei Casamonica) e a pochi mesi dall’inizio dell’Anno Santo. “Del resto – prosegue Santanchè – non potevano sciogliere Roma per mafia, perché l’onta sarebbe stata tutta del Pd. Siamo al più schifoso metodo della politica“. Stizzita la replica dell’assessore capitolino ai Trasporti, Stefano Esposito: “Se avessimo avuto ancora come sindaco Gianni Alemanno avremmo dovuto sciogliere il Comune per mafia, perchè l’unico esponente politico ad avere il 416bis (è indagato per associazione di stampo mafioso, ndr) è Alemanno“. Controreplica della Santanchè: “Guardatevi in casa vostra che fate le manifestazioni antimafia, ma siete proprio voi ad avere la mafia in casa, è vostra è del Pd”
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