Vittorio Fera, 31 anni, è stato fermato venerdì dai soldati durante scontri a Nabi Saleh in Cigiordania per aver lanciato pietre e attaccato i militari. Il movimento: "Accusa totalmente infondata". Il Consolato generale italiano a Gerusalemme, fa sapere la Farnesina, sta raccogliendo informazioni
Un attivista italiano del Movimento internazionale di solidarietà, Vittorio Fera, 31 anni, è stato arrestato venerdì dai soldati israeliani durante scontri a Nabi Saleh in Cigiordania. Lo rende noto lo stesso Ism, secondo cui comparirà in tribunale domani 31 agosto, spiegando che Fera è stato arrestato mentre con “un pacifico gruppo di dimostranti internazionali stava cercando di documentare l’attacco ad un ragazzino” palestinese da parte dell’esercito. Il Consolato generale italiano a Gerusalemme ha confermato il fermo e, spiega la Farnesina, è al lavoro per raccogliere tutte le informazioni necessarie. Secondo quanto disposto da un giudice, Fera resterà in prigione fino a domani. L’attivista, da quanto emerso, sarebbe stato arrestato con l’accusa di aver lanciato pietre e attaccato i soldati israeliani durante la manifestazione in difesa del ragazzino, un’accusa che l’Ism definisce “totalmente infondata”. Secondo il movimento “Vittorio era impegnato a riprendere un violento assalto ai danni di un bambino palestinese”. Il riferimento è all’azione di un soldato israeliano che stava cercando di immobilizzare un ragazzino di 12 anni e veniva aggredito da un gruppo di donne palestinesi.