La notizia è stata confermata dalla compagnia petrolifera italiana: "Non ci sono stati né feriti, né danni rilevanti agli uffici", ha riferito un portavoce. "I soldati del Califfato hanno colpito uno dei foyer degli apostati nel quartiere al-Dhahra" a Tripoli, si legge su alcuni profili Twitter vicini allo Stato Islamico
Un’autobomba è esplosa a Tripoli , nel quartiere di Al Dhara, davanti al quartier generale di Mellitah Oil Company, joint venture di petrolio e gas fra l’italiana Eni e la compagnia petrolifera nazionale libica NOC. Lo riporta il sito Middle East Eye, il quale sostiene che proprio la sede della compagnia era l’obiettivo dell’attentato, avvenuto in una zona in cui si trovano anche le ambasciate dell’Algeria e dell’Arabia Saudita. La notizia è stata confermata dalla compagnia petrolifera italiana: “Non ci sono stati né feriti, né danni rilevanti agli uffici”, ha riferito un portavoce di Eni. “I soldati del Califfato hanno colpito uno dei foyer degli apostati nel quartiere al-Dhahra” a Tripoli, si legge su alcuni profili Twitter vicini allo Stato Islamico, secondo il sito del quotidiano Libya Herald.