Nebulizzatori d'acqua per combattere il caldo e dare refrigerio. Se ne trovano ormai ovunque. All'esterno dei ristoranti, lungo le strade più affollate. Nelle grandi manifestazioni fieristiche. Ma la scelta di installarle all'interno dell'ex campo di concentramento nazista, è stata reputata come inopportuna
Nebulizzatori rinfrescanti per i visitatori del campo di concentramento di Auschwitz: un rimedio contro la calura, come in un parco divertimenti qualunque. Una scelta che ha scatenato una inevitabile ridda di polemiche, in rete e non solo. La notizia ha turbato alcuni visitatori che hanno iniziato a postare immagini delle docce rinfrescanti, sottolineando l’inopportunità della scelta. Una notizia che è rimbalzata sui giornali di mezzo mondo. Qualcuno ha ironizzato, altri si sono offesi ma quasi nessuno ha condiviso la scelta.
Ecco alcune reazioni da Twitter
messe le docce per turisti ad #Auschwitz, a sto punto pure dei forni a legna per fare il pane no? #imbarazzo pic.twitter.com/m6d7co4TK6 — Pinuccio (@Pinucciotwit) 1 Settembre 2015
E un timbro con numeretto per distinguere i paganti come in discoteca no?#Auschwitz
— Alessia Manca (@AlessiaManca) 1 Settembre 2015
“@larenait: Ad #Auschwitz hanno installato docce con nebulizzatori contro il caldo.scatta la protesta lo stanno trasformato in un luna park
— roberta giandelli (@RGiandelli) 1 Settembre 2015