Ma perché la Banca d’Italia ha dato vita al Coban? È perché proprio pochi mesi fa? Il Comitato per la continuità operativa della distribuzione delle banconote in euro, da cui il nome, è stato costituito il 25 maggio, con l’associazione delle banche (Abi), le Poste e il Ministero degli Interni. Il protocollo di intesa lo presenta come un completamento del Codise, struttura nata nel 2003 per affrontare le crisi della piazza finanziaria italiana.
Ma nell’iniziativa c’è qualcosa che stupisce e qualcosa che inquieta, in particolare pensando a quanto accaduto in Grecia l’anno scorso e i primi mesi di quest’anno. La sua prima finalità è assicurare “la regolare distribuzione di banconote in euro al fine di garantire la fluidità delle transazioni economiche/commerciali e di tutelare la fiducia del pubblico nel segno monetario”. Tranquillizza apprendere che i contanti non siano il male assoluto. Ma anzi la stessa fiducia nelle banconote sia un valore da tutelare (vedi pag. 2). Davvero sorprendente, sembra di sentire parlare non la Banca d’Italia, bensì la tedesca Bundesbank.
Il testo dell’intesa fa riferimento agli eventi critici che potrebbero compromettere la regolare distribuzione delle banconote. “A titolo esemplificativo e non esaustivo” sarebbero i disastri ambientali, gli scioperi di lunga durata o gli incidenti industriali. Strano, perché in effetti non hanno ostacolato la circolazione dei contanti né la contaminazione di Seveso, né il disastro della Thyssen-Krupp ecc.
Ciò che può destare preoccupazioni per la regolare distribuzione delle banconote è semmai l’eventualità che anche in Italia si verifichi, per ragioni più o meno fondate, una corsa agli sportelli, tradizionali ed elettronici, come l’ha sperimentata la Grecia nel 2014-15. Con conseguenze anche di ordine pubblico per le proteste violente davanti ai bancomat, in particolare quelli rimasti a secco. Appare così pertinente il coinvolgimento del Ministero degli Interni, oltre che per i controlli su portavalori e guardie giurate. Ma a scenari come quello greco nel protocollo non si fa neppure il minimo accenno, nemmeno indirettamente. Per ottimismo, distrazione o reticenza?
Nota: Qualcuno ha replicato al mio articolo sul FQ del 5-8-2015 che per la corsa agli sportelli ci sarebbe già il Codise. L’obiezione sarebbe fondata, se nei suoi documenti i riferimenti alla distribuzione e circolazione delle banconote non fossero del tutto marginali.
Versione aggiornata dell’articolo apparso su il Fatto Quotidiano il 5 agosto 2015