“Guardate che bellezza il Colosseo, quant’è pulito, grazie a Diego Della Valle”. L’attore Claudio Santamaria indica l’Anfiteatro Flavio, ma non per fare i complimenti a chi l’ha restaurato: Santamaria vuole raccontare le condizioni pietose della sua città e degli spazi pubblici. Proprio di fronte all’attrazione turistica per antonomasia, Roma è sporca da far schifo. “Questo è il parco di Colle Oppio, attaccato a uno dei monumenti più famosi del mondo”. Uno slalom tra rifiuti e incuria. Sullo sfondo si intravede il profilo del Colosseo, in primo piano ci sono cumuli di spazzatura sui prati e sulle strade. Al centro delle vie del parco, i cilindri metallici dove si raccoglie l’immondizia (ovviamente indifferenziata): vecchi, arrugginiti, pieni fino all’orlo e oltre. L’attore scherza, con un sorriso triste: “Ecco i tipici bidoni dei film americani, attorno ai quali si raccolgono gli homeless, che fanno fuoco per scaldarsi un po’. Se il cuore della città è sporco, figuriamoci il resto”. Luca Teolato per ilfattoquotidiano.it qualche giorno prima aveva strappato una confidenza ad uno dei lavoratori del cantiere della Domus Aurea: “Alcuni migranti scavalcano le transenne e vengono a dormire persino qui. C’è chi ha piantato tenda e amaca”