Sono accusati di aver modificato le piste da sci nonostante l’espresso divieto della Regione Piemonte: la variazione di quei circuiti era costata la vita ad un ragazzo 14enne. Per questo motivo il pm di Torino Raffaele Guariniello ha iscritto nel registro degli indagati i sindaci di Cesana Torinese e Claviere, Lorenzo Colomb e Franco Capra. Con loro sono indagati anche un dirigente e il direttore dei lavori della Sestrieres spa, la società che ha eseguito i lavori non autorizzati sulle piste da sci effettuati nell’estate dello scorso anno. I cinque indagati sono tutti accusati di disastro colposo secondo la legge sugli ecoreati.
L’indagine nasce dopo la morte di Tommaso Martinolich, un 14enne di Chieri, in provincia di Torino che si era schiantato contro una pietra mentre sciava. In un primo momento si era sostenuto che il ragazzo fosse fuoripista, in seguito però si è accertato che in realtà era il percorso della pista sulla quale sciava ad essere stato modificato nell’estate precedente. Dalle indagini è emerso che nell’agosto 2014 la Sestrieres spa, che aveva ricevuto l’affidamento dei lavori dai comuni di Cesana Torinese e Claviere, aveva mosso decine di migliaia di metri cubi di terra nonostante la Regione Piemonte lo avesse vietato per la presenza di amianto nella montagna.
È per questo motivo che in queste ore il pm Guariniello sta effettuando un sopralluogo insieme ai consulenti della procura, gli ispettori della polizia giudiziaria, i tecnici della Regione Piemonte e gli agenti di polizia municipale dei due Comuni. Oltre ai cinque indagati, il pm Guariniello aveva già iscritto, sempre per il reato di disastro ambientale colposo, la stessa società Sestrieres, che rischia una pena pecuniaria. Il dirigente della società indagato, invece, deve rispondere anche di omicidio colposo, per la morte del 14enne, e di lesioni colpose: un maestro di sci si è infatti rotto il femore nello stesso punto dove il ragazzo si era schiantato perdendo la vita.