In questi anni l’amministrazione comunale si è fatta riconoscere per trovate dispendiose e assai bizzarre e di dubbia utilità. Dalla Casa di Babbo Natale costata più di 250 mila euro ad un fantomatico museo sottomarino milionario. Era il 2013 e l’amministrazione spese solo di statue 500 mila euro da gettare negli abissi marini antistanti Golfo Aranci. Più altri 250 mila vennero spesi per il progetto, inaugurazioni varie e pubblicità.
A queste cospicue somme si aggiunse prima il noleggio di un apposito sottomarino per la visita del museo e poi il suo acquisto definitivo per una cifra totale di circa 300 mila euro. Insomma solo per il fantomatico museo sottomarino venne investito più di un milione e mezzo di euro. E qui viene il bello. Dopo tanta pubblicità e farsa dopo un’estate del “famoso” sottomarino giallo nessuna traccia. E sì, un investimento milionario da oltre un anno sembra sparito nel nulla e risucchiato dalle correnti marine.
Ma per capire meglio come si spendano soldi pubblici senza alcuna remora e criterio occorre evidenziare altri aspetti grotteschi. L’amministrazione comunale di Golfo Aranci, con a capo il suo Sindaco Giuseppe Fasolino (Pdl), ha indetto nel maggio scorso un’indagine di mercato per affidare il sottomarino ad una società esterna. Dopo detta indagine è stato affidato direttamente il paventato servizio ad una società per la somma di 93.600 euro. Appalto previsto da giugno ad ottobre 2015. Tutto regolarmente formalizzato ed addirittura inserito nel bilancio di previsione con un’entrata prevista a favore del Comune di 120.000,00 euro (costo dei biglietti 18 euro).
Grande pubblicità su internet ed in giro per l’Italia e pomposamente celebrato anche su Rai Televideo. Ma ad oggi del fantasmagorico sottomarino giallo nessuna traccia e del milionario museo sottomarino solo il ricordo.
Tutto sparito.
Da quanto si è potuto apprendere il sottomarino è fermo da oltre un anno in un cantiere nautico di Olbia dove sembra siano stati spesi ulteriori soldi per altri lavori. Ma non basta, da quanto è stato possibile sapere pare che il sottomarino sia sprovvisto di numerose autorizzazioni per la navigazione e della regolare documentazione e dotazione di bordo.
Le domande a questo punto sono tante.
Come è stato possibile che il sottomarino lo scorso anno abbia regolarmente viaggiato?
Come è possibile dare in appalto un sottomarino senza che lo stesso sia pronto e funzionante?
Come si possono pagare uomini e mezzi per un servizio pubblico che non viene reso?
Come è stato possibile inserire in bilancio una somma di entrata di 120 mila euro senza che la stessa fosse realmente ipotizzabile e veritiera?
Oramai nei piccoli comuni i soldi pubblici vengono gestiti senza controlli e senza reali verifiche. Non è la prima volta che nel Comune di Golfo Aranci vengano segnalate anomalie di questo genere. La Corte dei Conti sembra ormai essere inesistente e non presente. E nel frattempo i cittadini vedono i propri soldi gestiti con facilità estrema e con criteri a dir poco discutibili. Il tutto in quadro ove il Comune ha aumentato al massimo le aliquote e le tasse comunali e ha accesso mutui per avere liquida in cassa.
La solita manfrina e demagogia elettorale dove l’apparenza serve solo per la propria personale campagna elettorale e il tutto lo paga il contribuente. Finiscono i soldi? Non c’è problema ci sono le casse pubbliche. In ogni caso per chi volesse visitare un museo sottomarino milionario abbandonato nei fondali marini di Golfo Aranci si armi di maschere, pinne e di buona volontà e forse se è fortunato forse riuscirà a visitarlo.
Nota di colore.
Io e dei mie amici quest’estate abbiamo provato a cercarlo con le nostre maschere ma non siamo riusciti a trovarlo. Sarà sparito anche il museo? Ai posteri l’ardua sentenza ma intanto la caccia al tesoro può iniziare.