In caso di accoglimento l'ex assessore comunale di Roma eviterebbe il maxiprocesso con 59 imputati. La richiesta di patteggiamento dell'ex presidente della coop 29 giugno verso la seconda bocciatura dei pm
L’ex assessore comunale di Roma Daniele Ozzimo (Pd) vuole uscire dal maxi-processo su Mafia Capitale. I suoi avvocati hanno chiesto infatti di procedere con il rito abbreviato. Secondo i legali Luca Petrucci e Danilo Leva dagli atti processuali si può “dimostrare l’assoluta estraneità dell’ex assessore Danilo Ozzimo dai reati a lui contestati”. Ozzimo era stato rinviato a giudizio con rito immediato nel processo con 59 imputati che inizierà il 5 novembre. Nel caso la richiesta fosse accolta la sua posizione verrebbe stralciata.
Anche Salvatore Buzzi, ex capo della cooperativa “29 giugno” e presunto braccio destro di Massimo Carminati, sta cercando di evitare il processo. Ieri, 2 settembre, aveva avanzato una nuova richiesta di patteggiamento: 3 anni e 9 mesi di reclusione e mille euro di multa. Per Buzzi è un secondo tentativo dopo quello, bocciato dai pm, dello scorso giugno nel quale chiedeva una condanna a 3 anni e 6 mesi. Tre mesi fa Buzzi ha avviato un percorso di collaborazione con gli inquirenti che lo hanno ascoltato in cinque interrogatori. Le sue dichiarazioni però non sembrano aver convinto gli inquirenti, che giudicano non credibili e omissive le sue ricostruzioni. Anche per questo secondo tentativo le speranze di ottenere il via libera dai magistrati sembrano poche perché, secondo fonti citate dalle agenzie di stampa, la Procura (il cui parere è vincolante) sarebbe intenzionata a respingere la richiesta.