Doppio motore e una grossa batteria per abbattere consumi ed emissioni, col vantaggio dell'utilizzo in modalità puramente elettrica. La Casa di Monaco presenta la versione plug-in anche della Serie 3 e della monovolume Serie 2 Active Tourer
La bestseller Serie 3, la monovolume Serie 2 Active Tourer, la nuova ammiraglia Serie 7 e la Suv X5: sono questi i quattro modelli scelti dalla BMW per lanciare, al Salone di Francoforte di metà settembre, l’offensiva ibrida plug-in. Di tutte e quattro le vetture, infatti, la Casa tedesca ha previsto una versione dotata di doppio motore – termico ed elettrico – e di una batteria capiente ricaricabile anche direttamente dalla rete, con un cavo, come qualunque dispositivo elettronico: si chiamano rispettivamente 330e, 225x e, 740e e X5 xDrive 40e. E pare solo l’inizio, se è vero, come dice il comunicato stampa ufficiale, che “i componenti eDrive sviluppati da BMW i sono integrabili in tempi brevissimi in ulteriori Serie”.
Sulla Serie 2 Active Tourer, il modello più “abbordabile” fra quelli protagonisti di questa piccola rivoluzione, il sistema ibrido ricorda molto quello della supercar i8. Anche in questo caso, infatti, la trazione è integrale, l’unità termica è il nuovo tre cilindri 1.5 con tecnologia TwinPower Turbo, che qui, combinato col motore elettrico, fornisce una potenza complessiva di 224 CV. Secondo i dati di omologazione del modello, atteso sul mercato nella primavera del 2016, la Serie 2 ibrida plug-in 225xe dovrebbe consumare solo 2 litri di benzina ogni 100 km (il calcolo è effettuato partendo con le batterie cariche), emettere 49 grammi/km di CO2 ed essere in grado di percorrere 41 km in modalità puramente elettrica con una sola carica, circa 3 ore e 15 minuti alla presa di casa.
La tecnologia ibrida plug-in ha infatti il vantaggio di trasformare, all’occorrenza, un’auto tradizionale in un’auto elettrica: quando si è in città la si può usare in modalità “zero emissioni”, ma quando la carica finisce, oppure se si affrontano viaggi lunghi, la plug-in diventa una normale ibrida che non pone limiti di autonomia. Inoltre, permette ai costruttori di auto grandi e potenti di omologare modelli con consumi molto ridotti. Per questo, tutti i costruttori di lusso si stanno orientando in questa direzione: l’Audi, la Mercedes, la Volvo la Porsche si sono già convertiti al plug-in. Gli svantaggi principali sono il costo e il peso di una tecnologia così complessa. La 225xe, la cui produzione inizierà a Lipsia entro la fine dell’anno, non sarà però più costosa delle Serie 2 “tradizionali” con trazione integrale e potenza paragonabile: in Germania costerà 37.800 euro.