La parola sgombero è forse impropria per descrivere le operazioni che hanno interessato la stazione di Crotone dove, da oltre un anno, centinaia di migranti vivevano tra i binari. I più fortunati avevano un materasso sulla banchina e un cartone come coperta. Altri dormivano negli spazi tra le rotaie e i vagoni merce dismessi su un binario morto.

La Prefettura ha disposto di liberare la stazione ferroviaria, divenuta un ghetto al centro della cittadina calabrese. I migranti sono stati accompagnati al Cara (Centro di accoglienza) di Sant’Anna, a Isola Capo Rizzuto. “Tutto è andato bene – spiega il responsabile del programma migrazioni di Intersos, Cesare Fermi -. E’ l’esempio di come si possono gestire situazioni critiche per l’ordine pubblico quando vengono coinvolte le associazioni che operano a tutela dei migranti. Li abbiamo portati al Cara ma è una soluzione temporanea. Con la Prefettura e il comune di Crotone si sta cercando una collocazione dignitosa anche per chi ha già ottenuto l’asilo politico e tornerà in Calabria solo per rinnovare il permesso di soggiorno. Non avendo dove dormire, i migranti rioccuperanno la stazione dove stiamo pensando di allestire dei container, sicuramente più dignitosi dei vagoni dismessi”.

da Il Fatto Quotidiano del 4 settembre 2015

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