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L’Aquila, da Gino Paoli a Paolo Fresu: jazzisti in piazza per la ricostruzione

A sei anni dal sisma la città abruzzese tornerà a rianimarsi seppure per un solo giorno con i suoni e il calore di centinaia di musicisti che si esibiranno gratuitamente parteciperanno alla maratona dei cento concerti

di Elisabetta Reguitti

Era il 6 aprile 2009 quando il terremoto tarpò le sue grandi ali. Sei anni dopo, domenica 6 settembre, L’Aquila tornerà a rianimarsi seppure per un solo giorno con i suoni e il calore di centinaia di musicisti che si esibiranno  gratuitamente parteciperanno alla maratona dei cento concerti: il Jazz italiano per L’Aquila. La popolazione non si è ancora ripresa dal sisma che nel capoluogo abruzzese sbriciolò edifici e vite.

E se da un lato la periferia è stata in buona parte ricostruita, il centro storico sembra ancora tutt’oggi immerso in un triste sortilegio che ha imbalsamato i luoghi fermando il tempo al momento della distruzione provocata dal terremoto che fece 309 vittime, 1500 feriti procurando danni per oltre 10 miliardi e oltre 60 mila sfollati.

Oggi i quartieri nuovi sono ricostruiti per l’80% ma dentro le mura la ricostruzione secondo i cittadini e chi ha visitato quei luoghi rasenta il 10%. Nel cuore  del centro storico e nelle frazioni invece la ricostruzione è praticamente ferma. Ritardi che ormai si accumulano da anni.
Domenica dunque sarà la giornata del Jazz, quella dei maestri conosciuti in tutto il mondo ma anche dei moltissimi giovani che vivono nei piccoli centri e suonano immaginando un giorno di ripercorrere la strada dei vari Enrico Rava, Franco D’Andrea, Roberto Gatto, Danilo Rea, Enrico Pieranunzi, Javier Girotto, Gino Paoli, Claudio Fasoli, Stefano Battaglia, Antonello Salis, Rita Marcotulli, Maria Pia De Vito, Enrico Intra, Ada Montellanico, Pietro Tonolo e tanti altri. Protagonisti anche loro insieme ad appassionati musicisti chiamati dalle periferie d’Italia ad aderire alla giornata di solidarietà promossa da Mibact e comune dell’Aquila che hanno voluto Paolo Fresu come direttore artistico dell’iniziativa.

“Sarà una giornata di solidarietà e di riflessioni sulla ricostruzione, ma anche l’occasione storica per mostrare la nuova immagine del jazz italiano”, afferma il maestro reduce dal suo festival musicale di Berchidda. Concerti  organizzati nel centro dell’antica città  che verranno allestiti in 20 diversi luoghi alquanto suggestivi tra cui spiccano la basilica di S. Bernardino, la Fontana delle 99 cannelle e il Chiostro di S. Domenico che a partire dalle 12 di domenica saranno avvolti dalle note.

Tutto poi convergerà nel concerto finale che si svolgerà in piazza Duomo.  La giornata di concerti, sarà preceduta alla vigilia della “Partita nel Cuore”. Infatti sabato alle 16 allo stadio Tommaso Fattori si affronteranno la Nazionale italiana jazzisti, la Nazionale italiana cabarettisti e la rappresentativa città di L’Aquila. Per i concerti  non è necessaria nessuna prenotazione, mentre il programma della manifestazione si può consultare qui.

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