Anton Corbijn, regista classe 1955, arriva in sala con un nuovo film a un anno di distanza da “La Spia” che, basato sul romanzo di John Le Carré, vantava come protagonista il compianto Philip Seymour Hoffman, in una delle sue ultime interpretazioni. Con un passato alle spalle che lo ha visto calcare le copertine di numerose riviste grazie alle sue foto scattate a diversi divi dello showbiz, il regista olandese torna dietro la macchina da presa per dirigere “Life”, lungometraggio scritto da Luke Davies, sceneggiatore di “Paradiso + Inferno” e prodotto da See-Saw, First Generation e Barry Films. Un punto di incontro tra le due grandi passioni del regista, tratto dalla storia vera dell’amicizia nata tra il fotografo della Magnum, Dennis Stock e l’attore James Dean, quando nel 1955 la celebre rivista che dà il titolo al film commissionò a Stock un servizio fotografico sull’attore.
La pellicola ritrae proprio il rapporto e l’amicizia inattesa, con il giovane fotografo che iniziò a seguire da vicino l’astro nascente di Hollywood, con l’obiettivo di realizzare un servizio che non fosse la solita agiografia pubblicitaria. Ben presto però Stock dovette iniziare a fare i conti con un soggetto caotico e umorale, con cui era difficile lavorare vista la sua perenne incostanza. Esasperato da interminabili sessioni assai poco fruttuose, Stock decide di cambiare approccio e un giorno i due lasciano i ritmi frenetici di New York e iniziano un viaggio verso la fattoria dell’Indiana in cui Dean è cresciuto, per un ritorno alle sue radici. Il fotografo allora 26enne, che in quel momento era convinto di fotografare un semplice attore emergente, non aveva idea di avere tra le mani uno tra gli ultimi momenti di intimità e di semplicità che il divo James Dean conoscerà prima di morire, quello stesso attore che avrebbe trasformato la cultura popolare, segnando il passaggio dalla cravatta ai jeans, dai divi della celluloide agli idoli delle ragazzine. Un servizio, quello per Life, che cambiò per sempre la vita di Stock e che ci ha lasciato alcune delle immagini più iconiche di quegli anni.
“Il film parla di come il nostro essere mortali dovrebbe influenzare il modo in cui scegliamo di vivere, qui e ora. È una celebrazione della vita e un’elegia della morte di James Dean”, ha dichiarato Davies, che ha intrapreso un lungo percorso bibliografico sull’attore americano, rimanendo colpito dal suo incontro con Stock, tanto da decidere di incentrare tutto il film sul loro viaggio. Interpretato da un cast d’eccezione, “Life” vede la star di Twilight Robert Pattinson nei panni del fotografo della Magnum e Dane DeHaan in quelli di James Deen, affiancati sul grande schermo da Joel Edgerton, sir Ben Kingsley e dall’italianissima Alessandra Mastronardi che dopo “To Rome with Love” di Woody Allen torna a recitare in una produzione internazionale. Presentato il 9 febbraio scorso al Festival internazionale del cinema di Berlino, “Life” arriverà In Italia il prossimo 30 settembre distribuito dalla Bim.