I due, di 20 e 30 anni, sottoposti a fermo in quanto indiziati dell’omicidio, "stanno collaborando con le forze dell’ordine", ha detto il loro legale. I carabinieri hanno fatto una serie di perquisizioni in via Giacomo Leopardi del rione Cisternina di Castello di Cisterna, trovando un fucile mitragliatore, una pistola calibro 7.65
Due giovani sono stati condotti nella caserma di Castello di Cisterna (Napoli) per verificare se possano essere coinvolti nella rapina di sabato scorso, in un supermercato del comune del Napoletano. Per sventare quella rapina rimase ucciso il 38enne ucraino Anatolij Korol. I due, di 20 e 30 anni, sottoposti a fermo in quanto indiziati dell’omicidio, sono stati sentiti per ore e “stanno collaborando con le forze dell’ordine”, ha detto il loro legale, Michele Sanseverino.
I carabinieri del gruppo Castello di Cisterna, con i colleghi delle compagnie d’intervento operativo di Napoli, hanno fatto una serie di perquisizioni in via Giacomo Leopardi del rione Cisternina – complesso di edilizia popolare – trovando nella tromba di un ascensore condominiale un fucile mitragliatore, una pistola calibro 7.65, munizioni e tre bilancini di precisione. Le armi perfettamente oliate e pronte all’uso sono state repertate e saranno inviate al raggruppamento investigazioni scientifiche dell’arma per gli accertamenti balistici.