“L’Italia è cresciuta, ora tocca all’Europa fare la sua parte”. Matteo Renzi nel suo intervento al Forum Ambrosetti di Cernobbio parte dalle ultime, favorevoli, stime dell’Istat sul Pil italiano del 2015 per lanciare la sua sfida a Bruxelles. “L’Italia ha fatto in un anno quello che la Germania ha fatto in tre anni, e senza infrangere le regole”, manda a dire ai partner europei per il tramite della platea del Forum The European House Ambrosetti a Cernobbio.
Dove approfitta della presenza di pesi massimi dell’economia mondiale per ricordare a Berlino che la Germania nel post riunificazione ha piu’ volte sforato i parametri di Maastricht e nel 2003 è stata proprio la presidenza italiana turno dell’Unione europea a “graziarla” evitandole una procedura d’infrazione. Più recenti i casi di Spagna e Gran Bretagna: “Due paesi coraggiosi che hanno fatto riforme significative. Ma Cameron per tagliare le tasse di 20 miliardi ha portato il deficit al 5% e le riforme spagnole sono costate una media del 6% negli ultimi tre anni“. Una scelta che Renzi, nonostante le ultime promesse in tema fiscale, ora sostiene di non poter fare, ma soprattutto di non voler fare: “Non possiamo creare altro debito, lo dobbiamo ai nostri figli”.
“Torniamo a crescere come gli altri ma ancora non ci basta”. Aggiunge poi il premier: “L’Italia ha raggiunto il gruppo dei partner europei, il problema è che questo gruppo va troppo piano. E siccome noi in Europa vogliamo la maglia rosa, abbiamo bisogno di poter correre più forte”.