Silvio Berlusconi rivendica che si tratta di “un’operazione assolutamente vera” e attacca i giornali che sostengono che il Milan non valga un miliardo di euro. A stupirsi vistosamente della valutazione in base alla quale il 48% della squadra meneghina dovrebbe passare al broker tailandese Bee Taechaubol, però, non sono solo i giornalisti, ma anche banchieri, esperti di management delle società calcistiche e politici. Oltre chiaramente alla quotata Juve che invece sul mercato venerdì 4 settembre valeva poco meno di 250 milioni di euro. “Complimenti al dottor Berlusconi”, ride fragorosamente, a margine del Forum Ambrosetti a Cernobbio, il presidente di Bnl – Bnp Paribas, Luigi Abete, che è anche fratello dell’ex presidente della Figc, Giancarlo. “Dipende dalla stima che si è fatta”, dice il direttore generale della Juventus, Giuseppe Marotta, rimarcando che “è più importante la realtà dei fatti”. E mentre il milanista Roberto Maroni fa spallucce, un tecnico come il professor Gianfranco Piantoni, che a Coverciano ha creato il master per dirigenti di società di calcio, ricorda che il “Milan non vale nulla finché non c’è nessuno che la compra e che intanto i soldi non sono ancora arrivati … quello dalla Cina chissà dove li va a prendere” di Franz Baraggino e Gaia Scacciavillani

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