“Non c’è Pd contro le destre, ma umani contro le bestie. Dobbiamo tornare a essere umani”. Matteo Renzi ha citato la frase dell’attivista pro Palestina ucciso a Gaza Vittorio Arrigoni per condannare le strumentalizzazioni sul tema immigrazione e chiudere la festa nazionale dell’Unità a Milano. All’attacco ha risposto poco dopo Matteo Salvini: “Se io sono una bestia, lui è clandestino”. Ma il segretario non ha parlato solo dell’emergenza stranieri: reduce dall’abbraccio del gotha della finanza e dell’economia italiana a Cernobbio (dove ha difeso l’abolizione dell’articolo 18), si è presentato davanti alla sua platea di attivisti e militanti e ha rispolverato il repertorio di sinistra accolto tra gli applausi. Ed è stato ancora tempo di annunci: tra questi il piano per abolire le tasse (“Ci vuole coraggio a dire che sono alte anche a sinistra”), la proposta per una Rai con meno pubblicità e più programmi di informazione, un patto con il sindacato per combattere il caporalato, la legge sulle Unioni civili (“Finalmente dopo anni di rinvii”), “il successo di Expo” (“Cari gufi venite a vedere l’Italia che dice sì”). E rivolgendosi al sindaco di Milano Giuliano Pisapia che ha deciso di non ricandidarsi più ha detto: “Scegli tu il tuo futuro, noi siamo con te”. Ad accogliere il leader Pd ai Giardini pubblici Indro Montanelli anche un gruppo di attivisti dell’Unione sindacalisti di base che ha messo del filo spinato e di ferro intorno ai cancelli per cercare di bloccare le auto blu. Al termine dell’intervento alla festa dell’Unità Renzi è andato all’Expo dove ha incontrato il cantante Bono degli U2.
Video di Francesca MartelliImmigrazione – Sul maxischermo Renzi ha voluto proiettare le immagini del bimbo siriano trovato morto sulla spiaggia di Bodrum in Turchia che tanto ha fatto discutere nei giorni scorsi e ha chiesto l’impegno compatto del Pd. “Angela Merkel”, ha detto, “in Germania apre le frontiere e noi cosa facciamo? C’è un elemento di umanità sotto il quale non si può scendere, non si può strumentalizzare anche la vita. Dobbiamo tornare a essere umani”. Il riferimento era proprio alla frase dell’attivista pro Palestina Arrigoni morto nel 2011, che è diventato soprattutto a sinistra simbolo di resistenza. Gli ha risposto poco dopo il leader del Carroccio Matteo Salvini: “Sono una ‘bestia’ perché difendo gli italiani? Allora sì, sono una bestia. Renzi Clandestino”.
Il segretario ha poi chiesto che il partito si concentri sulla crisi dei migranti in Europa. Motivo per cui, secondo Renzi, le polemiche interne sarebbero meno importanti: “Basta con le discussioni interne, parliamo dei problemi veri. Non è normale che il Pd, il primo partito in Europa passi il tempo a rincorrere discussioni interne”. Renzi ha poi attaccato le posizioni dell’opposizione, dalla Lega Nord al Movimento 5 Stelle. “Grillo ha fatto un post sul blog per dire che il modello è l’Ungheria di Orban, Se è così noi siamo orgogliosamente un’altra cosa. Ci vogliono le regole, non si può andare avanti con il superbuonismo, ma noi non rinunceremo a salvare vite umane. Se perdiamo un punto nei sondaggi non ci interessa”.
Rai – A poche settimane dalle nuove nomine nell’azienda, Renzi ha fatto la sua proposta: “Il Pd chiede al nuovo management della Rai un po’ meno pubblicità e più programmi culturali. Sappiamo che dobbiamo tenere insieme due atteggiamenti diversi: la voglia di futuro che ci caratterizza ma anche la passione per ciò che siamo stati. Io quest’anno ho fatto soltanto una richiesta alla Rai: mai chiesto niente, solo una cosa in un anno e mezzo di governo. Ho chiesto che ci fosse, il 25 aprile, una prima serata dedicata ai temi della Resistenza, per parlare ai più giovani”.
Expo – Nella città che ha accolto l’Esposizione universale 2015 non senza polemiche, Renzi ha iniziato il suo intervento difendendo la riuscita della manifestazione: “Sembrava per alcuni che l’Expo fosse peggio di una malattia, ma noi abbiamo deciso di metterci la faccia. Expo è diventata una straordinaria opportunità per l’Italia. C’era gente che sperava nel maltempo. Non si tratta di dire sì o no al governo ma sì o no all’Italia”. Il segretario Pd ha poi accennato al futuro dell’area, di cui ancora non si sa molto, parlando della necessità di una valorizzazione senza però entrare nel dettaglio: “Dovrà essere un luogo che sia una scommessa per il futuro economico della città”.
Tasse – Il presidente del Consiglio ha ribadito (dopo averlo fatto anche davanti alla platea di Cernobbio) che procederà nei prossimi mesi con il piano per la riduzione delle tasse che nei giorni scorsi è stato contestato anche all’interno del partito: “A casa nostra le tasse sono troppo alte: dobbiamo avere il coraggio di dirlo anche alla sinistra. In passato abbiamo detto che le tasse sono bellissime, forse in un altro Paese. La risposta all’antipolitica non è tecnocrazia, ma la buona politica del Pd che in questi mesi ha visto cambiare il Paese”.
Sondaggi – Secondo Renzi il partito è in salute nonostante i sondaggi segnalino il costante calo di consensi: “Non li guardo da settimane”. E poi ha aggiunto: “A chi dice che il Pd ha perso la connessione sentimentale con il proprio popolo e che i sondaggi vanno malissimo, a loro lascio i sondaggi. Da una settima non reggono il nostro tesoriere dopo i buoni risultati del 2×100. Abbiamo abolito il finanziamento pubblico, abbiamo vinto la sfida”. Nell’intervento ha anche evocato alcune frasi dell’ex presidente del Consiglio Massimo D’Alema con tono provocatorio dopo lo scontro dei giorni scorsi. E ha poi chiuso con l’annuncio di voler investire sul tesseramento in calo negli ultimi mesi: “Abbiamo 6000 sezioni in tutta Italia. L’obiettivo di arrivare alla prossima festa del Pd con 10mila sezioni”.
Incontro Bono –