Siamo i secondi produttori di vino al mondo ma ultimi nella vendita online con una penetrazione dello 0,2%. I dati, che arrivano da una ricerca condotta da Tannico.it, dicono anche che il mercato sta crescendo del 30%. Per questo negli ultimi tempi si è assistito a un fiorire di start up che in modi differenti stanno cercando di sfruttare il potenziale del mercato.
Vinix.com – Gli acquisti di gruppo in rete non sono una novità ma Vinix li ha applicati al mondo del vino semplificando il processo. Come racconta uno dei fondatori Filippo Ronco, in origine il sito era un social network di appassionati sul quale è stata integrata una piattaforma per gli acquisti diretti presso un gruppo di aziende selezionate. Il meccanismo funziona così. Un utente fonda un gruppo d’acquisto (che è geolocalizzato) al quale può partecipare chi risiede nel raggio di cinquanta chilometri dalla sua abitazione. All’interno di questi gruppi ogni tanto nasce una cordata che propone l’acquisto di un determinato vino. Da quel momento in poi per qualche settimana è possibile aderire all’offerta con un acquisto minimo di 6-12 bottiglie. Più persone partecipano alla cordata minore è il prezzo finale. Se si raggiunge il limite di 480 bottiglie si può ottenere lo sconto massimo del 51%. In questo modo uno spumante Franciacorta da 17,5 euro in enoteca lo portate a casa al prezzo di 8,60 euro. Il meccanismo prevede che con le prime 120 bottiglie si arrivi al 40% di sconto e poi si proceda più lentamente fino al 51%. Comunque l’80% degli acquisti viene effettuato con il 45% di sconto e la quantità acquistata di solito si aggira fra le 24 e le 36 bottiglie. Le cordate sono di due tipi. Nella prima se fai l’ordine paghi qualsiasi sia il prezzo raggiunto. Con la seconda si paga solo se si raggiunge un determinato obiettivo di sconto. Chi lancia la cordata riceve la merce la immagazzina e gli altri utenti vanno a ritirarla. Un meccanismo non semplice tanto che, oltre a studiare meccanismi alternativi, al capocordata viene riconosciuto un contributo di stoccaggio di circa 90 centesimi. Al momento sono state vendute circa 40.000 bottiglie e fatto arrabbiare di brutto gli enotecari che stanno cercando di contrastare in tutti i modi Vinix. Qualche azienda vinicola che con il sito faceva un fatturato di circa duecentomila euro ha dovuto mollare. Le enoteche gli hanno posto un aut-aut. O con noi o con Vinix.
Tannico.it – Vendere vino di qualità a prezzi competitivi è l’obiettivo di Tannico che oltre al prezzo punta anche sull’offerta di circa 2500 etichette. Marco Magnocavallo punta a soddisfare le esigenze non soddisfatte dei consumatori. Fra chi vive in zone con pochi punti vendita dedicati al vino e chi cerca un’offerta più ampia. Per questo ha creato un’offerta che al 70% comprende vini italiani, 20% francesi, 5% nuovo mondo e 5% spirit. Un mix che, attraverso anche proposte poco conosciute, vale circa 30.000 mensili per un fattturato di cinque milioni di euro. E infatti i clienti del Nord acquistano soprattutto vini del Sud e viceversa. Ma si punta al raddoppio anche se per ora il mercato di riferimento è solo quello italiano visto che all’estero esiste un problema di accise. Le cantine sono selezionate da un gruppo di enologi, ma qualcuno ha paura di vendere online per il solito conflitto di canale con le enoteche. Da fine giugno, solo a Milano, se si ordina entro le 12 la consegna arriva nel pomeriggio in più si pensa anche di organizzare incontri fra clienti e sommelier per fare conoscere nuovi prodotti. Se il vino sa di tappo la bottiglia è danneggia o il vino non piace parte il rimborso.
Mytailoredwine.com – Dimenticate il prezzo. Federico Genta e Paolo Torretta hanno messo in piedi un progetto per veri appassionati senza problemi di soldi. E infatti guardano soprattutto all’estero. L’idea, alla quale bisogna riconoscere il pregio dell’originalità, permette all’amatore di partecipare alla costruzione del suo vino. Sceglie il prodotto, ne acquista almeno 300 bottiglie (da 30 a 65 euro a bottiglia) che potranno essere personalizzate con una sua etichetta, e poi va in cantina per discutere con l’enologo di uvaggi, vitigni e affinamento in botte o bottiglia. Il tutto all’interno delle regole stabilite dai disciplinari di produzione. E’ possibile scegliere fra i principali vini toscani, piemontesi e veneti. Il sito punta soprattutto sul mercato straniero con gli inglesi appassionati, competenti che vanno in cantina e visitano i dintorni e i russi più attratti dall’esclusività dell’offerta che appaga il proprio ego.