L'ex commissario del governo per la Torino-Lione ad alta velocità si è dimesso il 23 febbraio. E lo stesso giorno è stato nominato direttore generale di Telt, la società incaricata di costruire e gestire il tunnel in cui dovrebbe passare la nuova ferrovia
L’Antitrust ha avviato un procedimento per verificare se ci sia stato un conflitto di interessi nella nomina dell’architetto Mario Virano, ex presidente dell’Osservatorio sulla Tav e commissario del governo, a direttore generale di Telt, la società incaricata di costruire e gestire il tunnel della futura Torino-Lione ad alta velocità. Il garante della concorrenza e del mercato si è mosso dopo la segnalazione di Francesca Frediani, consigliere regionale M5S del Piemonte. Virano è stato nominato a capo di Telt lo scorso 23 febbraio, lo stesso giorno in cui ha abbandonato la carica di commissario del governo.
L’Antitrust valuterà se è stata violata la legge 215 del 2004 nominandolo prima che fossero passati 12 mesi dalle sue dimissioni da commissario straordinario di governo per la Tav e numero uno dell’Osservatorio sulla Torino-Lione. “Il titolare di cariche di governo – è ricordato nel provvedimento del Garante – non può ricoprire cariche o uffici o svolgere altre funzioni ovvero esercitare compiti di gestione in società aventi fine di lucro o in attività di rilievo imprenditoriale”.
Virano ha commentato dicendo: “Da buon soldato ho obbedito agli ordini ricevuti: fino al 23 febbraio il governo mi ha detto che dovevo fare il commissario e quel giorno che dovevo assumere l’incarico di direttore generale di Telt. Presumo che il governo abbia fatto ogni cosa nel rispetto delle normative vigenti. Ed ora i miei avvocati stanno preparando tutta la documentazione da consegnare all’Autorità Garante”.