Chi soffre di apnee notturne ha da due a tre volte la probabilità di essere coinvolto in un incidente stradale rispetto a chi sta bene. Lo ha stabilito l’Unione Europea, che nel 2013 ha deciso di aggiungere la “sindrome da apnea ostruttiva del sonno” (Osas, Obstructive sleep apnoea syndrome) fra le malattie che possono causare rischi alla guida: metterebbe il guidatore più in pericolo dei disturbi cardiovascolari, del diabete, dei disordini mentali e persino dell’alcolismo. Per questo l’Europa ha imposto agli Stati membri (con la direttiva 2014/85/UE) di adeguare i regolamenti per il conseguimento e il rinnovo della patente di guida entro il 31 dicembre 2015. Nei casi più gravi, a chi soffre di Osas potrebbe essere negato il rilascio del documento.

Il lavoro del ministero della Salute italiano procede nei tempi previsti, ha detto a Ilfattoquotidiano.it un portavoce: “Il tavolo di lavoro interministeriale composto da esperti del ministero della Salute e dei Trasporti (…) ragionevolmente sarà in grado di terminare la bozza entro il mese di settembre, per cui si prevede che potranno essere rispettati i termini di recepimento della direttiva”, ossia la fine dell’anno. Fra i compiti del gruppo di lavoro c’è l’individuazione delle procedure che i medici monocratici o le commissioni mediche locali (a seconda del tipo di patente) dovranno seguire per valutare l’idoneità alla guida di chi soffre di Osas e delle persone in cui si sospetti questa patologia: le procedure dovrebbero essere definite “in contemporanea con il provvedimento di recepimento della direttiva o in periodo immediatamente successivo”.

Per ora, non si conoscono i dettagli. Il ministero della Sanità fa solo sapere gli accertamenti riguarderanno sia chi chiede il rilascio della patente sia chi ne chiede il rinnovo, e che saranno differenziati a seconda del livello di rischio. Nei casi a basso rischio, “la certificazione di idoneità alla guida potrà essere rilasciata dal medico monocratico, senza ulteriori accertamenti oltre alla stessa visita medica”, mentre nei casi più gravi “comporterà necessariamente l’invio in commissione medica, approfondimenti specialistici ed eventualmente l’adozione di prescrizioni o limitazioni di guida”.

Ma che cos’è esattamente l’Osas? È una malattia caratterizzata da interruzioni involontarie del respiro durante il sonno, di almeno 10 secondi e almeno 5 volte l’ora, dovute alla perdita di tono dei muscoli che tengono aperte le vie respiratorie superiori. L’apnea causa un abbassamento della saturazione dell’ossigeno nel sangue, e di conseguenza dei tessuti. “Centinaia di apnee a notte, giorno dopo giorno, settimana dopo settimana, mese dopo mese, portano a conseguenze cliniche fra cui ipertensione arteriosa, arteriosclerosi, sonnolenza diurna e deficit cognitivi e di memoria”, dice il report del gruppo di lavoro di Bruxelles. “A lungo termine, questo porta a infarti e morte prematura”. Soffrirebbe di sindrome da apnea ostruttiva del sonno circa il 5% della popolazione adulta europea, l’1% se si considera “l’Osas grave”. I sintomi che permettono di accorgersi di questa malattia, oltre alle interruzioni involontarie della respirazione, sono una forte tendenza a russare, stanchezza e sonnolenza nelle ore diurne.

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