Firme e protagonisti inattesi nel nuovo numero della rivista. Un articolo a firma dell'ex pm di Mani pulite - tema, la lotta alla malapolitica - e un ritratto dove la presidente della Camera è definita una "maestrina conturbante"
Un editoriale di Gherardo Colombo e un ritratto di Laura Boldrini. Nomi che non ci si aspetterebbe di trovare sulle pagine patinate di PlayBoy, con tanto di nomi stampati su una copertina che mostra generosamente le grazie di una giovane blogger, Giorgia Crivello. Così l’ex pm di Mani pulite, da anni impegnato in iniziative e libri su legalità e lotta al malaffare, va a cercare lettori mossi da tutt’altri interessi con un articolo su corruzione e politica. Secondo Colombo, che ha ormai lasciato la magistratura, gli italiani finiscono per votare quegli stessi politici che in sostanza proteggono il sistema delle tangenti, o quanto meno evitano di combatterlo. Dando prova, argomenta l’ex toga a cui deve fra l’altro la scoperta della lista degli iscritti alla Loggia P2, di uno scarso senso civico che va arginato sul piano culturale, con “formazione ed educazione alla legalità”.
La presidente della Camera, nota per le sue prese di posizione dal sapore femminista, appare invece su quella che un tempo si sarebbe definita “rivista per soli uomini” come protagonista di un ritratto. La rubrica si chiama “Potere e tacchi a spillo”, che nel numero precedente ha ospitato un ritratto – indovinate un po’? – di Maria Elena Boschi. La terza carica (erotica?) dello Stato è descritta dalla giornalista Elisabetta Colombo come una “maestrina conturbante” che fra l’altro risulterebbe – in base a un vecchio “sondaggio” – la “preferita dai camionisti”. Da Montecitorio, al momento, nessuna precisazione in merito.