Al Festival della Comunicazione (Camogli 10-13 settembre) andrà in scena una lunga pièce capace di accontentare tutti i gusti e i palati più fini. Spaziando qua e là nei territori della scienza della comunicazione declinata nelle maniere più varie, affidata alla voce di scienziati, scrittori, giornalisti, blogger, economisti, semiologi, fisici, psicologi, registi, filosofi, manager, musicisti, linguisti. Un pot pourri di intellettuali della parola che dovranno provare a “indovinare” l’evoluzione del linguaggio, paradigma primo e indispensabile della comunicazione fra gli umani.
La chiusura della ricchissima kermesse ospitata nella città che fu una delle capitali della marineria ligure (era conosciuta come la città dei mille bianchi velieri), sarà affidata alla lectio magistralis di Umberto Eco, chiamato a suggellare con “Tu Lei, la memoria e l’insulto” il catalogo di relazioni, interventi, dibattiti, conferenze, tavole rotonde, laboratori ideato e diretto da Rosangela Bonsignorio e Danco Singer. Il Festival è promosso da regione Liguria (che l’ha inserito fra i grandi eventi in concomitanza con l’Expo 2015) e dal comune di Camogli, in collaborazione con Istituto italiano di tecnologia di Genova, Talent Garden di Genova, Ente Parco di Portofino, Area Marina Protetta di Portofino. Si articola in quattro giornate è vedrà la partecipazione di 120 ospiti esperti delle varie discipline legate alla comunicazione.
La sintesi di Bonsignorio e Singer è esplicita: “Alla luce del progresso tecnologico e informatico che ha sconvolto sistemi di comunicazione e interazione tra le persone, ci vogliamo preparare a leggere i futuri possibili e le novità rilevanti della comunicazione nei servizi, nell’educazione, nella diffusione della scienza e delle arti, nella finanza, nei sistemi produttivi”. La prima edizione del Festival, nel 2014, si era conclusa con un lusinghiero traguardo di pubblico (20mila presenze) e un notevole rimbalzo di notizie sui social network. La seconda edizione si concentrerà su un tema specifico della comunicazione: il linguaggio. La prospettiva dalla analizzare questo argomento sarà ovviamente differente, rispetto a ciascuno dei protagonisti. Ad esempio, come si sta evolvendo il linguaggio televisivo? E in particolare come vengono affrontati temi frizzanti e leggeri come il gossip o tradizionali come l’economia, la politica, gli spettacoli, lo sport?
Il via alla rassegna, giovedì 10 settembre alle ore 17,30 , sarà affidato al linguista Tullio De Mauro col suo “Il linguaggio degli italiani dall’Unità d’Italia ad oggi”. Un mare magnum che si allargherà nel corso della quattro giorni di lavori, a quattro aree tematiche: il linguaggio della cultura digitale, il linguaggio scientifico, il linguaggio delle arti, il linguaggio delle imprese. Il Linguaggio digitale chiamerà in causa tra gli altri semiotici (Daniele Barbieri, “L’immagine e il racconto da Giotto a Zerocalcare”), Giovanna Cosenza (“Corpi politici: da Bersani a Renzi, da Berlusconi a Salvini, da Bindi a Boschi”), e via elencando: i blogger Matteo Bordone (”E smettila con quel libro!”) e Silvia Gulizia (”Il blog come strumento di storytelling ed emancipazione”).
Il Linguaggio scientifico convocherà il giornalista Piero Angela (“il linguaggio degli oggetti”), il biologo Stefano Angelini (“Buono per il mare buono per tutti”), il fisico del Cern Marco Delmastro (“ si può spiegare il bosone di Higgs?”), il geologo Mario Tozzi (“Il linguaggio delle catastrofi”). La terza sezione, il Linguaggio delle Arti, metterà a confronto un parterre variegatissimo. Saliranno sul palco scrittori, personaggi della televisione (il neoconsigliere della Rai Carlo Freccero), giornalisti di gran calibro (Furio Colombo, Conchita De Gregorio, Beppe Severgnini, Mario Calabresi, Corrado Augias, Aldo Cazzullo, Natalia Aspesi, Pigi Battista), cinefili (Enrico Ghezzi) e registi (Pupi Avati), critici televisivi (Aldo Grasso), architetti (Massimiliano Fuksas), ma anche giudici (Piercamillo Davigo, Edmondo Bruti Liberati), musicisti (Uto Ughi) e scrittori (Andrea De Carlo).
Il Linguaggio delle imprese sarà affidato al ministro della difesa Roberta Pinotti, intervistata da Carlo Rognoni (“Afghanistan, Libiano, Libia, Isis, la parola alla Difesa”), al senatore Massimo Mucchetti (“le fondazioni bancarie escono dai salotti e parlano ai cittadini”) e ancora a Edoardo Garrone, Gabriele Galateri di Genola, Luigi Gubitosi, Monica Maggioni e il giornalista Ferruccio de Bortoli.
Oltre alle conferenze il Festival mette in campo laboratori studiati per le diverse fasce d’età. Si parlerà anche di cucina di mare, con lo chef Alessandro Dentone. Livia Jacolano manager di Twitter Italia insegnerà a sfruttare al meglio l’app Periscope. Programma speciale per i più piccoli. Quattro spettacoli concluderanno ciascuna delle quattro serate Tra questi “Slurp! Lecchini, cortigiani e penne alla bava” di Marco Travaglio. E ancora “Cinema sotto le stelle”, con tre film di Marco Tullio Giordana. Tre escursioni marine alla scoperta dei fondali dell’Area Marina protetta di Portofino, quattro passeggiate sul Monte di Portofino. Quattro mostre collaterali. Una piattaforma multimediale permetterà al pubblico del web di collegarsi col Festival. Sulla spiaggia di Camogli, l’installazione ambientale “Salviamo il Mediterraneo” a cura del biologo Maurizio Wurtz.
Informazioni sul sito www.festivalcomunicazione.it