“E’ stata una brutta giornata. Mi ha chiuso in stanza, mi ha fatto delle pressioni per alleggerire i risultati promettendomi in cambio di non restare su quel posto di lavoro e di avere altri posti di lavoro importanti”. A parlare in un video girato da una telecamera nascosta e pubblicato sul blog di Beppe Grillo è l’ingegnere Arnoldo Schoch, ex presidente dell’organismo di vigilanza di Ferrovie Nord Milano, la società controllata dalla regione Lombardia che a maggio è stata travolta dallo scandalo delle spese pazze di alcuni manager, che ha portato alle dimissioni del presidente Norberto Achille, indagato per peculato e truffa.
Schoch, nel video girato da una dipendente dell’azienda che è rimasta anonima e ha inviato il filmato al blog Cinque stelle, denuncia di avere ricevuto pressioni dai vertici (e in particolare dal “presidente del collegio sindacale” Carlo Alberto Belloni, anche lui indagato) per – in sostanza – non svolgere il proprio compito: vigilare affinché Ferrovie Nord Milano non commettesse reati nei confronti dei suoi azionisti, i cittadini lombardi. Alla fine – accusa il Cinque stelle lombardo Stefano Buffagni – “con l’arrivo della nuova governance (a maggio, ndr), è stato fatto fuori dall’organo di vigilanza”.
“L’ultimo periodo – racconta Schoch – è stato bruttissimo. Non siamo riusciti a lavorare e ci hanno messo i bastoni tra le ruote. Hanno rallentato tutte le verifiche che ho chiesto”. Le stesse verifiche “che stavano facendo gli uomini dei carabinieri su mandato del pm e alla fine gli ultimi cinque mesi non ho portato a casa niente perché nessun record è stato emesso”. Schoch sostiene che la struttura di vigilanza è stata smantellata e i compiti sono stati affidati a “consulenti esterni che non sanno dove scavare”. “Il clima era pazzesco – racconta ancora l’ex numero uno della vigilanza – tutta la struttura parlava delle cose che stavano accadendo e nessuno aveva il coraggio di denunciare”. “Mi hanno promesso lavori in cambio di alleggerire ciò che avevo evidenziato”.
A maggio – come ricorda Buffagni – il M5S ha “partecipato all’assembla dei soci con Beppe Grillo per denunciare la situazione ai soci, grandi e piccoli”. Adesso, “chiediamo a Gibelli, il nuovo presidente nominato, di intervenire immediatamente per sanare le posizioni, per fare in modo che i dipendenti onesti vengano tutelati e allontanare invece chi non ha mai vigilato sul buon operato dell’azienda, portandosi a casa anche cospicui premi”.
Andrea Gibelli ha replicato, in una nota, che in azienda si sta “lavorando per garantire maggiore semplificazione e trasparenza attraverso un processo che prevede la revisione di tutte le procedure e gli aspetti relativi ai regolamenti che hanno retto il gruppo in passato”.
Al centro dell’inchiesta, come raccontato da Il Fatto Quotidiano, i rimborsi della società: dai quadri all’argenteria, fino alla toletta per animali. Tra le spese non giustificate pagate con il fondo cassa delle Fnm ci sono, nel periodo 2011-2014, 9 mila euro in abbigliamento, 10 mila euro in ristoranti, bar e pasticcerie in giorni festivi, quasi 5 mila euro in farmacie, 3 mila euro in profumeria e poi la solita attenzione alla cultura: 500 euro in libri di narrativa e altrettanti per arte grafica e design.