di Carblogger
Vuoi vedere che alla fine ha ragione Harald Wester? L’ingegnere tedesco a capo di Alfa Romeo e Maserati, alla mia osservazione sulla scarsa dotazione di sistemi di assistenza alla guida e di connettività della Ghibli, rispose con un eloquente “tanto non li usa nessuno“.
La conferma alle parole di Wester arriva in queste ore dagli Stati Uniti: secondo il report DrIVE (Driver Interactive Vehicle Experience) di J.D Power, il 20% dei possessori di un’auto nuova non ha mai utilizzato 16 dei 33 dispositivi di bordo presi in considerazione dallo studio. Per un cliente su 5, la metà delle tecnologie montate oggi su un’auto sarebbero inutili.
Gli americani indicano anche una classifica dei sistemi meno apprezzati: servizi di assistenza a bordo (43%), router wi-fi (38%), parcheggio automatico (35%), head-up display (33%) e le app installate direttamente dalla Casa (32%).
Non solo. A farne le spese sarebbero anche i più trendy CarPlay di Apple e Android Auto di Google: nonostante la corsa dell’industria dell’auto ad inseguire i colossi della Silicon Valley, i sistemi che replicano i contenuti del proprio smartphone, non sembrano colpire nel segno di almeno un quinto dei partecipanti alla ricerca. E non fa nulla che si chiamino Apple e Google. Segno che alla guida si continua ad essere connessi con il cellulare con inevitabili rischi per la sicurezza.
Per fortuna ci sono anche notizie più positive, soprattutto per gli investimenti miliardari dell’industria automobilistica: secondo il report americano, i guidatori apprezzerebbero di più i sistemi legati alla sicurezza e al piacere di guida come la diagnostica di bordo, l’avviso di un veicolo nell’angolo cieco e l’adaptive cruise control. Risultati incoraggianti per l’auto a guida autonoma. Per buona pace di Wester.