“Il prefetto Franco Gabrielli ha detto: ‘Quelli del clan Casamonica pagheranno a breve il giusto fio di quello che hanno combinato’. Certamente di Gabrielli puoi dire tutto, tranne che sia colluso con la mafia, ma ha usato una frase tipica del metodo mafioso“. Così Mario Giraldi, legale della famiglia Casamonica, si esprime sul commento pronunciato dal prefetto di Roma, Franco Gabrielli, in un’intervista rilasciata a La Repubblica circa la discussa partecipazione della figlia e del nipote del defunto Vittorio Casamonica a ‘Porta a porta’ (Rai Uno). Intervistato da Giuseppe Cruciani a La Zanzara, su Radio24, l’avvocato spiega: “Quella di Gabrielli è stata una minaccia vera e propria, un segnale intimidatorio, connota proprio il metodo mafioso. Il riscatto di Giovanni Scattone è un diritto sacrosanto e per i Casamonica questo non deve valere? Il sindaco Marino ha detto che guardare ‘Porta a porta’ è un peccato e che bisogna confessarsi? Mi sto sbellicando dalle risate. Dite a Marino che, invece di godersi i suoi ozi newyorkesi, una sua presenza a Roma gli avrebbe sicuramente evitato gli sfondoni e le follie che ha detto“. E su Bruno Vespa sottolinea: “Non è stato né un grande, né un coraggioso. E’ stato semplicemente un giornalista serio, molto corretto, molto leale e onesto. Ha impostato il taglio della trasmissione sul gossip quasi. Questi due disgraziati (Vera e Vittorino Casamonica, ndr) sono andati in trasmissione solo per difendere il padre“. Giraldi precisa: “I Casamonica non sono assolutamente una famiglia mafiosa. Ma non scherziamo. La mafia è tutta un’altra cosa: innanzitutto non si espone, il mafioso non va in giro coi vestiti bianchi o va la notte nei night a stappare bottiglie di champagne. Per carità, non sono brave persone, sarei un pazzo a dirlo. Sono persone che hanno un curriculum in molti casi criminale di tutto rispetto”. L’avvocato poi commenta l’endorsement di Vittorino Casamonica per Ignazio Marino: “Non condivido la domanda che gli è stata fatta su chi ha votato. Questo non ha nulla a che vedere coi funerali del nonno. D’altra parte, si tratta di un ragazzino estremamente ignorantello“