E' il risultato del rapporto del circolo locale Unione atei, agnostici e razionalisti. Ma non solo: "Le mancate risposte da parte di 13 istituti scolastici mostrano già le difficoltà esistenti a recuperare queste informazioni, che rimangono così a esclusivo uso delle curie"
A Bologna 44 per cento degli studenti non fa religione. E’ quanto emerge da una ricerca condotta dal locale circolo Uaar (Unione atei, agnostici e razionalisti). Il dato supera di 4 volte quello che si riscontra a livello nazionale (10,3%, fonte Cei) ed emerge dalle risposte arrivate da 8 dei 21 istituti comprensivi statali presenti nel comune di Bologna. Il questionario, preparato dal gruppo scuola dell’Uaar di Bologna, è stato presentato ai dirigenti scolastici da uno studente di Sociologia e Ricerca Sociale dell’Università di Bologna nel primo semestre del 2015, all’interno del proprio tirocinio curricolare. Contiene 10 domande volte a verificare l’assenza di discriminazioni e l’effettiva possibilità di accesso alle attività alternative all’insegnamento della religione cattolica.
“Le mancate risposte da parte di 13 istituti scolastici mostrano già le difficoltà esistenti a recuperare queste informazioni, che rimangono così ad esclusivo uso delle curie – sostiene l’Uaar in una nota – nonostante su di esse esistano richiami da parte del gruppo di lavoro per la convenzione sui Diritti dell’infanzia e dell’adolescenza dell’Onu”.
“Nonostante alcune forme di discriminazione, come il tardivo avvio delle attività alternative e la carente informazione sull’effettiva possibilità di fruirne – prosegue l’Uaar – l’indagine conferma la tendenza a superare l’insegnamento cattolico tra le mura scolastiche, che per legge avviene in conformità alla dottrina della Chiesa, da insegnanti scelti dal vescovo ma pagati dallo Stato”. Secondo l’Uaar, dunque nelle scuole italiane, “c’è ancora molto da fare per garantire il diritto all’ora alternativa e a non subire discriminazioni su base religiosa”.
Il circolo di Bologna si chiede poi “perché questa ricerca non sia stata d’interesse del Centro regionale contro le discriminazioni e del nodo-antenna della rete regionale che fa capo al Comune di Bologna, uffici che sono stati preventivamente contattati” e auspica che “il loro interesse possa manifestarsi per l’anno scolastico che sta per iniziare”. La presentazione completa della ricerca avverrà lunedì 14 settembre alle 19:30, alla Red Square della Festa dell’Unità di Bologna, a poche ore dall’inizio del nuovo anno scolastico.