L'astrofisico Marco Galliani: "Sarà al perigeo, ad 'appena' 357mila chilometri dal nostro pianeta, rispetto alla distanza media"
Sarà una “superluna” quella che apparirà in cielo durante l’eclissi attesa per l’alba di lunedì 28 settembre, quando il nostro satellite sarà vicinissimo a noi e ci apparirà per questo più grande del solito. E’ un “appuntamento da non perdere perché questa volta la Luna sarà al perigeo, cioè molto più vicina a noi, ad ‘appena’ 357mila chilometri dal nostro pianeta, rispetto alla distanza media, cioè quando si trova all’apogeo ed è lontana 384mila chilometri” spiega all’Adnkronos l’astrofisico dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), Marco Galliani.
In questa eclissi di settembre, la Terra, anticipa Galliani, “si troverà perfettamente allineata tra il Sole e il nostro satellite naturale, dando vita una eclissi totale che sarà interamente visibile, nuvole permettendo, anche dal nostro Paese”. L’orario non è però dei più comodi. Il disco lunare inizierà ad entrare nel cono di penombra della Terra alle 2:11 del mattino, ora italiana, alle 3 e 7 minuti il disco comincerà ad attraversare la zona d’ombra e la fase di totalità inizierà a partire dalle 4 e 11 del mattino. “Il massimo dell’eclissi – riferisce l’astrofisico dell’Inaf – si verificherà alle 4 e 47 del mattino. Poi, alle 5 e 23 si concluderà la fase di totalità, poco più di un’ora dopo la Luna uscirà dal cono d’ombra e infine, alle 7 e 23, l’eclissi si concluderà con l’uscita della Luna dalla penombra”.