Eravamo abituati a vedere l’Ape Car con le bottiglie di birra e d’acqua ma dal primo d’ottobre per le strade di Milano girerà “Ape Milk”, il primo sistema europeo di raccolta a domicilio del latte materno, prezioso salvavita per i neonati prematuri.  Il mezzo a tre ruote, tutto bianco con un grande cuore che raffigura tanti neonati, è pronto dopo la presentazione al Padiglione Italia di Expo alla presenza di Eleonora Abbagnato, étoile dell’Opéra di Parigi e madrina del progetto.

L’idea è nata a Guido Moro, pediatra e neonatologo, presidente dell’Associazione italiana banche del latte umano donato (Aiblud onlus) che è pronto a lanciare l’iniziativa anche in altre città italiane ma anche all’estero, a Parigi e a Londra.  Dal primo di ottobre le mamme che vorranno donare il loro latte dovranno solo alzare la cornetta del telefono e chiamare il numero verde 800 97 86 75 che funzionerà 24 ore su 24, sette giorni su sette.  Nel giro di poco tempo, un’ostetrica specializzata si sposterà con l’ Ape Milk e raggiungerà la madre per raccogliere direttamente a casa il latte materno e trasportarlo, grazie alla cella frigorifera presente sul mezzo, alla Banca del Latte, nell’ospedale più vicino. Una catena pensata con accuratezza: dagli esami ematochimici gratuiti al kit di raccolta contenente un tiralatte manuale e i contenitori per la raccolta.

Il servizio che prende il nome di Human Milk Link a Milano può già contare su due Banche del Latte e dal prossimo mese su una rete di venti farmacie “ambasciatrici” del progetto: un luogo dove trovare informazioni e consigli per scegliere di diventare donatrici. I farmacisti parteciperanno, tra l’altro, a un corso di formazione professionale specifico sull’allattamento al seno e riceveranno supporti per la raccolta.  In Italia le “Banche” che raccolgono latte materno sono 33 e ogni anno arrivano a fare la scorta di circa 10 mila litri ma ora con il servizio a domicilio si punta ad aumentare la cifra: “A Milano non si sa ancora quante saranno le donatrici– spiega il professor Guido Moro – ma sono a conoscenza di molte donne che vorrebbero offrire il proprio latte ma non riescono a recarsi nei luoghi di raccolta” che sono la clinica materno infantile Macedonio Melloni e la San Giuseppe.

Ben presto oltre a queste due si aggiungerà anche la Mangiagalli, annuncia Moro che punta a raddoppiare i 1.500 litri che vengono raccolti ogni anno solo alla Melloni.  “Siamo pronti – spiega il presidente dell’ Aiblud – a esportare questo modello anche a Roma, Torino, Firenze, Bari e Palermo. Ogni goccia è importante e può salvare la vita, specialmente se il latte è di madre che ha partorito da poche settimane. Per i prematuri e i neonati malati ha caratteristiche uniche e non può essere sostituito da nessun altro latte”. Un gesto di generosità ma non solo perché secondo gli esperti svuotare completamente, con regolarità, il seno dopo ogni poppata, stimola una produzione maggiore di latte e previene fastidiosi ingorghi mammari e dolorose mastiti.

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