Sono questi i risultati delle rivelazioni di Demos per Repubblica. La fiducia in Matteo Renzi, che ha perso dieci punti dall'inizio dell'anno, sale anche se di poco (42 per cento). Lo seguono Salvini, Meloni, Di Maio. Cambia la percezione del problema immigrazione tra gli elettori: per il 35 per cento (e non più il 42) non sono un pericolo per la sicurezza
Il Pd in crescita anche se di poco al 33 per cento, i 5 Stelle al 27 per cento. La Lega Nord al 14 per cento, davanti in modo significativo a Forza Italia che registra il minimo da oltre 20 anni (11 per cento). In caduta Ncd e Udc: meno del 3 per cento. Sono questi i risultati del sondaggio di Demos per Repubblica. Il Partito democratico, nei mesi scorsi in discesa nei consensi, dopo l’estate risulta aver migliorato anche se di poco la sua posizione, mentre salgono ancora i grillini. Nelle ipotesi di eventuali ballottaggi vincerebbero sempre i democratici: Pd (53,4) vs M5S (46,6); Pd (62,7) vs Lega Nord (37,3); Pd (53,9) vs liste centrodestra unite (46,1).
All’inizio dell’autunno caldo per le riforme e in vista di una resa dei conti con la minoranza del partito, la fiducia in Matteo Renzi rimane ai livelli degli scorsi mesi (intorno al 42 per cento). Dall’inizio dell’anno il presidente del Consiglio ha perso dieci punti di gradimento, ma da prima dell’estate sembrano non esserci stati particolari movimenti. Lo seguono nella classifica dei più apprezzati: Matteo Salvini (31 per cento), Giorgia Meloni (31 per cento) e Luigi Di Maio (29 per cento). Il vicepresidente della Camera M5S ottiene di più del leader Grillo (27 per cento) fra gli elettori in generale, mentre nella base 5 Stelle resta in vetta il comico (70 contro il 60 per cento).
Il campione di cittadini intervistato da Demos dimostra inoltre che è cambiata sensibilmente la percezione del problema immigrazione. Il 35 per cento (e non più il 42%) vede negli stranieri un “pericolo per la sicurezza” segno che c’è una maggiore sensibilizzazione sul tema.