“Accoglienza dei migranti? Non dobbiamo mai perdere di vista un punto: c’è una parte della classe dirigente a cui questa polemica sui costi fa gioco, perché non fa le cose che deve fare in materia di moralità pubblica, di spending review e di efficientazione del sistema”. Così il direttore de ilfattoquotidiano.it, Peter Gomez, ospite di Coffee Break (La7), risponde a una telespettatrice che lamenta le spese relative all’accoglienza dei migranti a fronte di tasse e balzelli a carico degli italiani. “Lei ha ragione” – replica il giornalista – “ma forse valgono di più il miliardo di uero che abbiamo buttato via col Mose, o i 750 milioni di euro che ci sono costati per il caso Azzollini, nel caso in cui verranno confermate le prospettazioni dell’accusa contro di lui”. Gomez poi fa una disamina sulla strategia di Angela Merkel in materia di immigrazione e sulla situazione attuale in Europa: “Credo che il punto di mediazione tra tutti gli Stati europei debba essere questo: un’organizzazione estrema nell’accoglienza e nella selezione dei migranti. Basta, cioè, alle polizie nazionali deputate alla identificazione di chi arriva, ma devono essere funzionari della Ue. Ed è fondamentale l’esistenza di fondi finalizzati al rimpatrio per chi è clandestino. Secondo me, con una organizzazione efficace è anche possibile superare la xenofobia. Orban? Diciamolo volgarmente, lui ha solo bisogno di soldi”. E aggiunge: “Quella a cui stiamo assistendo non è una migrazione biblica. Si tratta in gran parte di profughi. E’ sperabile che nel giro di 2 o 3 anni la situazione in Siria e la questione Isis vengano risolte e si abbia la pacificazione della Libia. A quel punto, dovremmo pensare a quello che avverrà tra 10 anni, quando cioè cominceremo ad avere 150 milioni di persone, tra i 18 e i 30 anni, nell’Africa subsahariana e vorranno tutti venire in Europa”
La7 - 14 Settembre 2015
Migranti, Gomez: “L’accoglienza costa? Abbiamo speso molto di più per Mose e caso Azzollini”
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- 20:24 - Venezuela: Maduro ordina espulsione immediata diplomatici di 7 paesi
Caracas, 30 lug. (Adnkronos) - Il governo di Nicolás Maduro ha ordinato l’immediata espulsione del corpo diplomatico di 7 paesi presente in Venezuela. La misura, ha affermato il governo, mira a respingere “l'ingerenza straniera” nel processo elettorale della scorsa domenica.
L’espulsione dei diplomatici è stata ordinata dal Ministero degli Esteri e ha chiesto che fosse “immediata”. Si applicherà ai funzionari che si trovano in Venezuela in rappresentanza di Cile, Argentina, Costa Rica, Perù, Panama,Uruguay e Repubblica Dominicana .
- 20:10 - Ucraina: Zelensky visita le truppe al confine bielorusso
Kiev, 30 lug. (Adnkronos/Dpa) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ispezionato le fortificazioni e le posizioni difensive delle sue forze armate al confine con la Bielorussia. Il capo dello Stato è stato accompagnato nella sua visita nella regione nord-occidentale del Volyn da alti ufficiali militari, secondo una dichiarazione dell'ufficio presidenziale di Kiev.
"Il capo del servizio statale della guardia di frontiera, Serhiy Deineko, ha reso conto della protezione della frontiera, del numero dei soldati presenti, delle loro capacità e delle armi disponibili", si legge nella nota.
Zelenskyj ha visionato le fortificazioni, le trincee e i rifugi. "Abbiamo una difesa forte, sia in termini di personale che di linee difensive", ha affermato. "E continueremo a rafforzarli".
- 19:58 - **Liguria: Ermini, 'processi e politica estranee con il mio incarico nel gruppo Spinelli'**
Milano, 30 lug. (Adnkronos) - "Ho accettato l’incarico di presidente del cda di Spininvest perché mi è stato proposto di prestare la mia opera professionale per accompagnare un nuovo percorso in grado di garantire continuità al gruppo industriale, nel segno della trasparenza e della legalità e anche a tutela e garanzia delle centinaia di lavoratori e del loro posto di lavoro". David Ermini, con una nota personale, risponde a chi lo critica per l'incarico assunto nella società che è azionista di maggioranza del gruppo Spinelli.
La nomina di Ermini, avvocato ed ex vicepresidente del Csm (in quota Pd), arriva dopo l'addio di Aldo Spinelli, travolto dall'inchiesta che ha portato sia lui che l'ex governatore ligure Giovanni Toti ai domiciliari con l'accusa di corruzione. "Se non fosse stato così non credo che la proposta sarebbe stata rivolta a me. Il mio percorso istituzionale parla da solo. Ho svolto i miei incarichi con disciplina ed onore e così sarà anche adesso" aggiunge.
"Le vicende processuali non entrano in alcun modo nella mia scelta. I processi faranno il loro corso e sono noti l’equilibrio e la competenza dei magistrati genovesi a cui va il mio profondo rispetto. Non c’entrano nemmeno vicende politiche. Ho le mie idee, come tutti sanno, ma mai mi hanno impedito, in tutti i ruoli ricoperti, di tenere un comportamento equilibrato e rispettoso delle istituzioni e del lavoro professionale che da un anno e mezzo ho ripreso a svolgere con passione" conclude Ermini.
- 19:51 - Parigi 2024: Abodi su esultanza Pilato, 'Certi valori vanno compresi'
Parigi, 30 lug. (Adnkronos) - “L’esultanza di Benedetta Pilato per il quarto posto? Mettiamola così, se stai in pace con te stesso, hai dato tutto, poteva essere un centesimo per il quale lei è arrivata quarta o due centesimi con i quali Martinenghi è arrivato primo. Questo è lo sport. Chi lo conosce, lo sa interpretare”. Sono le parole del ministro per lo Sport e i giovani Andrea Abodi, sull’esultanza di Benedetta Pilato per il quarto posto di ieri nei 100 rana per un centesimo. “Non è facile perché poi dipende dagli stati d'animo delle persone, dalle circostanze, dai momenti. Però quando si riescono ad esprimere valori così alti, che non sono facilmente decifrabili ai più, secondo me bisogna impegnarsi un po' per comprenderli e non per metterli in discussione”, ha aggiunto Abodi da Casa Italia.
- 19:47 - Carburanti, associazioni: "Impegnare proventi ets per sostegno decarbonizzazione"
Roma, 30 lug. (Adnkronos) - Assicurare che i proventi delle aste derivanti dalla prossima implementazione delle misure nazionali di recepimento della nuova direttiva comunitaria in materia di ets vengano impiegati per adottare misure di decarbonizzazione nei settori che li hanno prodotti. Questo quanto richiesto dalle associazioni Anfia, Anita, Confitarma, Assogasliquidi-Federchimica, Unem al Governo ed alle Commissioni Parlamentari che stanno analizzando il testo di decreto legislativo di recepimento ed in linea con quanto indicato anche nella memoria di Confindustria depositata presso le Camere con riferimento a tutti i settori coinvolti dalla normativa ets.
Le Associazioni – in vista della prossima adozione dei pareri parlamentari e della definitiva approvazione del decreto da parte del Consiglio dei Ministri – evidenziano l’assoluta necessità di integrare il provvedimento con l’esplicita previsione di impiego dei proventi delle aste ets generati dal settore dei trasporti per adottare misure volte a: incentivare lo sviluppo dei carburanti alternativi come definiti dal Regolamento (Ue) 2023/1804 nel settori del trasporto sia stradale che marittimo; sostenere il rinnovo del parco circolante con veicoli a zero e basse emissioni alimentabili con carburanti alternativi e il rinnovo delle flotte navali; contenere i costi connessi all’acquisto degli stessi carburanti; incentivare l’intermodalità anche nel trasporto delle merci.
Le scriventi associazioni, nell’auspicare che i dicasteri competenti sulle materie indispensabili alla decarbonizzazione del trasporto stradale e del trasporto marittimo siano dotati di risorse e strumenti adeguati, ribadiscono con forza che solo in questo modo sarà possibile garantire che gli obblighi derivanti dalla nuova normativa ets rappresentino non solo un vincolo, ma un’occasione utile a rendere la transizione energetica del trasporto di persone e merci economicamente sostenibile per i cittadini e le imprese e concretamente attuabile.
- 19:46 - Carburanti, associazioni: "Impegnare proventi ets per sostegno decarbonizzazione"
Roma, 30 lug. (Adnkronos) - Assicurare che i proventi delle aste derivanti dalla prossima implementazione delle misure nazionali di recepimento della nuova direttiva comunitaria in materia di ets vengano impiegati per adottare misure di decarbonizzazione nei settori che li hanno prodotti. Questo quanto richiesto dalle associazioni Anfia, Anita, Confitarma, Assogasliquidi-Federchimica, Unem al Governo ed alle Commissioni Parlamentari che stanno analizzando il testo di decreto legislativo di recepimento ed in linea con quanto indicato anche nella memoria di Confindustria depositata presso le Camere con riferimento a tutti i settori coinvolti dalla normativa ets.
Le Associazioni – in vista della prossima adozione dei pareri parlamentari e della definitiva approvazione del decreto da parte del Consiglio dei Ministri – evidenziano l’assoluta necessità di integrare il provvedimento con l’esplicita previsione di impiego dei proventi delle aste ets generati dal settore dei trasporti per adottare misure volte a: incentivare lo sviluppo dei carburanti alternativi come definiti dal Regolamento (Ue) 2023/1804 nel settori del trasporto sia stradale che marittimo; sostenere il rinnovo del parco circolante con veicoli a zero e basse emissioni alimentabili con carburanti alternativi e il rinnovo delle flotte navali; contenere i costi connessi all’acquisto degli stessi carburanti; incentivare l’intermodalità anche nel trasporto delle merci.
Le scriventi associazioni, nell’auspicare che i dicasteri competenti sulle materie indispensabili alla decarbonizzazione del trasporto stradale e del trasporto marittimo siano dotati di risorse e strumenti adeguati, ribadiscono con forza che solo in questo modo sarà possibile garantire che gli obblighi derivanti dalla nuova normativa ets rappresentino non solo un vincolo, ma un’occasione utile a rendere la transizione energetica del trasporto di persone e merci economicamente sostenibile per i cittadini e le imprese e concretamente attuabile.
- 19:40 - Bergamo: donna uccisa ha telefonato al 118, telecamere potrebbero aver ripreso killer
Milano, 30 lug. (Adnkronos) - Sharon Verzeni, la 33enne accoltellata in strada a Terno d'Isola, in provincia di Bergamo, è riuscita a chiamare il 118 per farsi soccorrere mentre continuava a perdere sangue dalle coltellate alla schiena e al torace. Un ultimo gesto per provare a sopravvivere che non è bastato: è morta, alcune ore dopo, all'ospedale Papa Giovanni XXIII. Ma in quella telefonata, che i carabinieri fanno fatica a confermare, potrebbe esserci qualche elemento utile alle indagini, e ancor più nelle telecamere presenti in zona, lungo via Castegnate, dove è stata ferita poco dopo la mezzanotte.
I militari dell'Arma hanno setacciato l'area del delitto e i cestini - i cittadini sono stati invitati a non buttare la spazzatura per non appesantire il lavoro di recupero di eventuali armi o indumenti sporchi di sangue - ma è soprattutto dai filmati delle telecamere comunali che potrebbe arrivare una risposta su un delitto con troppe domande. Quello che è certo è che, al momento, non risultano indagati: la vittima conviveva ma non è sul compagno, già sentito e in casa nel momento dell'aggressione, che si concentrano gli inquirenti che non escludono nessuna ipotesi.
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