In un mercato popolato da Suv, il primo marchio europeo aveva in gamma solo due fuoristrada, entrambe “anziane”, la Touareg e la Tiguan. Ma da domani, la musica cambia: durante il primo giorno stampa del Salone di Framcoforte, la Volkswagen presenterà la seconda generazione della Tiguan, che andrà in vendita in primavera. Al Salone, la Tiguan sarà esposta sia in versione “normale”, sia in quella sportiva R-Line sia in una variante ibrida plug-in GTE da 218 CV, quest’ultima ancora sotto forma di concept car. Il nuovo modello è più grande dell’attuale, ma nascendo sulla piattaforma modulare Mqb (quella della Golf, della Passat e dell’Audi A3) è più leggero in media di 50 kg. La gamma motori non è ancora stata svelata nel dettaglio, ma la Volkswagen dice che comprende propulsori da 115 a 240 CV, del 24% più efficienti, in media, rispetto a quelli della prima serie. Dal 2007 a oggi la Tiguan è stata venduta in 2,64 milioni di esemplari nel mondo e la sua produzione è cresciuta ancora l’anno scorso di quasi il 10% a 515.000 unità annue, nonostante la prima serie fosse a fine vita. Alla nuova Tiguan tocca il compito di mantenere alto l’onore di un modello che ancora dopo otto anni, nei primi 7 mesi del 2015, in Europa era il 23esimo nella classifica dei più venduti, il secondo nel suo segmento C-Suv dopo la Nissan Qashqai.

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