Il presidente del Consiglio: "La Fiera del Levante c'è tutti gli anni, ci torneremo il prossimo anno". Sui conti, assicura, "non sforeremo i vincoli europei". E conferma il taglio della Tasi: "Ridurre le tasse è di sinistra". Sulle alleanze alle amministrative mette fuori gioco Ncd: "Correrà da solo. Il Pd ha già tanti problemi..."
Sui voli di Stato le critiche sono di “populisti” che avrebbero attaccato anche Pertini dopo il viaggio a Madrid ai Mondiali del 1982. Il governo rivedrà gli indicatori economici in rialzo (dallo 0,7 allo 0,9%) e nella legge di Stabilità metterà meno tasse e più tagli, ma non alla sanità. E il debito pubblico, il prossimo anno, scenderà. Quanto alle alleanze politiche, la cosa certa è che il Nuovo Centrodestra non correrà dentro al Partito democratico, senza risparmiare un paio di colpi bassi all’ex alleato (di riforme) Silvio Berlusconi. E’ il presidente del Consiglio Matteo Renzi a dare il via alla ripresa dello scontro politico dopo la pausa estiva.
“Avrebbero chiesto a Pertini i conti del viaggio a Madrid”
Il ragionamento del capo del governo parte dalle polemiche sul viaggio a New York per la finale femminile tutta italiana agli Us Open. “L’idea che le alte cariche dello Stato non si muovano con i voli di Stato appartiene ad una dinamica molto populista” dice Renzi. “C’è gente – aggiunge – che avrebbe chiesto a Pertini il computo per i voli di Stato per andare a prendere la Nazionale dell’82″. Renzi sottolinea che “il modo serio, per essere credibile con i cittadini, è che uno non diventa politico di professione, dopo un po’ se ne va. Sulle spese io sono per la trasparenza e vediamo dove vanno, capitolo per capitolo”. Il presidente del Consiglio aggiunge che non voleva perdere “ma non potevo neanche vincere perché è l’Italia che ha vinto”. Le due tenniste hanno compiuto una “impresa straordinaria”. Quanto alla Fiera del Levante “c’è tutti gli anni, ci torneremo il prossimo anno e nelle prossime settimane andremo a Bari. Ciò detto, se fosse stato calcio non ci sarebbero state le stesse polemiche. Il tennis, e per giunta femminile, viene considerato di serie B”.
“Nel 2016 giù il debito. Crescita rivista da 0,7 a 0,9%”
Una polemica che dà il destro al presidente del Consiglio per introdurre le questioni economiche. “Si guardi ai costi di Palazzo Chigi prima e dopo cura: noi stiamo facendo i tagli sulla spesa pubblica” spiega il presidente del Consiglio. La legge di Stabilità, infatti, sarà da 27 miliardi “e non abbiamo da sforare alcun conto: anzi dal prossimo anno scende il debito”. I 27 miliardi, comunque, sono “meno tasse e sono tagli; non c’è una tassa che aumenta”. Renzi aggiunge che “dopo il semestre italiano di presidenza dell’Ue abbiamo la possibilità di avere fino all’1% e più, fino a 17 miliardi di flessibilità. Useremo, e non del tutto, le clausole di flessibilità, ma non sforiamo” i vincoli europei. Sulla sanità, in particolare, “se le cose vanno in una certo modo, male che vada in legge di stabilità ci saranno le stesse cifre di quest’anno”. Gli indicatori economici saranno rivisti al rialzo. “L’Italia ha previsto una crescita dello 0,7% nel 2015 – annuncia Renzi – Le cose vanno meglio. Anche la crescita del 2016 sarà rivista leggermente al rialzo rispetto all’1,4%”.
“Tasi? Tagliare le tasse è di sinistra. L’ha fatto B? Una cosa giusta l’avrà fatta anche lui”
Poi l’Imu. “Il catasto non è aggiornato – afferma il presidente del Consiglio – quindi è impossibile trovare modalità per capire davvero la realtà delle situazioni. Non se ne può più della vicenda della tassa sulla casa, va avanti da anni e ora c’è un meccanismo allucinante. E farei presente che la tassa sulla casa vale solo 3,5 miliardi“. Renzi rivendica, di nuovo, la scelta di tagliare l’imposta sugli immobili: “Ridurre le tasse sulla casa è di sinistra. Berlusconi avrà fatto qualcosa di buono: anche un orologio rotto due volte al giorno segna l’ora esatta. Non è che solo perché l’ha fatto Berlusconi non va bene”. Sarà invece da capire meglio l’introduzione di una cosiddetta Google tax. “Dopo aver aspettato per due anni una legge europea, dall’1 gennaio 2017 immaginiamo una digital tax che vada a colpire con meccanismi diversi, per far pagare tasse nei luoghi in cui sono fatte transazioni e accordi”.
“Russia? Non si risolve con una passeggiata in Crimea”
L’altro affondo a Berlusconi è invece sulla politica estera. “Il problema Russia non si affronta con passeggiate in Crimea, ma con un lavoro di anni – dice Renzi – Chi dice risolvo problema immigrazione andando a passeggiare in Crimea, vi prende in giro”. Il riferimento è alla visita degli ultimi giorni del leader di Forza Italia in Crimea al fianco di Vladimir Putin. Certo, a riguardo alla crisi siriana, “il punto non è se fa bene Putin a mandare soldati in Siria: lui, evidentemente considerando l’amicizia storica con Assad, cerca di preservare quell’amicizia politica e non solo, in assenza di una decisione comune della comunità internazionale. Noi sosteniamo che la Russia deve stare dentro una dinamica condivisa di lotta globale ai terroristi, al tavolo internazionale”. E la questione si lega, infine, al tema immigrazione: “Io, sull’immigrazione, non ho mai visto l’Europa unita e ci ho fatto nottate: a luglio l’Italia con poche partnership, come Malta, era a dire di smettere di pensare che fosse solo il problema di pochi Paesi. C’è tanta strada da fare”. Ma, ha aggiunto, “sembra che finalmente i colleghi Ue si siano convinti di 3 cose insieme: centri di identificazione, politica di rimpatrio ma è fondamentale anche la cooperazione internazionale“.
“Ncd? Correrà da solo. Il Pd ha già tanti problemi”
Renzi dedica un paio di messaggi anche agli alleati di governo del Nuovo Centrodestra. “Se sono nell’Ncd li vedrà alle elezioni come Ncd – risponde alla Gruber – Ognuno alle elezioni si candida col partito suo, già nel Pd, dove siamo tanti, abbiamo problemi: figuriamoci se chiamiamo altri. Il Pd porterà quelli del Pd, Ncd quelli di Ncd, Fi quelli di Fi”. E tra l’altro da giorni da Alfano in giù tutti chiedono un ritocco all’Italicum: “Mi sta facendo una domanda su una legge approvata il 29 aprile 2015, cinque mesi fa. Domandi a loro perché hanno cambiato idea, dopo che hanno votato quella legge elettorale”.
Sfida a Grasso: “Sull’articolo 2 toccherà a lui decidere”
I temi di sulla dialettica interna al partito e sul disegno di legge sulle riforme si intrecciano. Renzi “sfida” il presidente Piero Grasso sull’articolo 2: “Tocca a lui – dice – decidere, come si possa cambiare idea per la terza volta è un problema che riguarda il presidente del Senato”. Il presidente del Consiglio precisa che “il punto chiave è che si arrivi al Senato delle autonomie, già votato in doppia conforme, e si facciano risparmi, come si possa cambiare idea per la terza volta è un problema che riguarda il presidente del Senato”. Il leader Pd ribadisce sia l’intenzione di fare al massimo due mandati e poi di dedicarsi ad altro nella vita, sia l’intenzione di restare ora segretario “con tutto il rispetto di D’Alema e di chi mi considera un usurpatore”. D’altra parte, rivendica, “c’è una sinistra riformista e un’altra che teorizza”, prevedendo la difficoltà del neo leader laburista Corbyn di vincere le elezioni. “L’ultimo che si chiamava il Rosso era Ed Miliband che ha vinto le primarie ma poi ha preso una sonora ciaffata contro Cameron. Ho l’impressione che chi vuole l’uscita dalla Nato a mio giudizio le elezioni non le vince. Poi dico auguri ma c’è sinistra riformista che vuole fare e chi teorizza. Vedi in Grecia, Tsipras poi non ha toccato palla….”.