scuola disabili 640

Stamattina Ersilia, madre di un bimbo di 6 anni che frequenta la scuola primaria Viviani, ha “scoperto” che da quest’anno siccome i bambini disabili come il suo sono aumentati le ore di insegnante di sostegno sono diventate 12 su una frequenza scolastica di 25.

Il padre di Valeria, alunna di 19 anni della scuola superiore Mazzini, ha avuto la sgradita sorpresa della assenza sia dell’assistente materiale che di quello alla comunicazione indispensabili per consentire a sua figlia di condividere il tempo scuola con i suoi compagni. Che la Buona scuola rappresentasse tutto al più un auspicio era già chiaro a molti.

Il rischio che la Buona scuola diventi una non scuola per i bambini disabili sembra materializzarsi in realtà da poche ore.

Mi scrive il dirigente scolastico del 21° circolo didattico frustrata dalle mancate risposte del Miur alle sue legittime richieste di insegnanti di sostegno: “…si parla di organico potenziato della buona scuola, i fatti dicono diversamente! Si tratta di un organico dimezzato a discapito naturalmente dei più deboli, dei bambini disabili che invece ne avrebbero più bisogno!!!”

Sempre a Napoli e provincia grava l’incognita della approvazione del bilancio della città metropolitana, fino ad allora (24 settembre è la data prevista) per gli alunni disabili delle scuole superiori niente assistenti alla comunicazioni e trasporto scolastico con buona pace della scuola dell’inclusione.

Ancora  in queste ore alcune famiglie mi segnalano della interruzione (quando mai sarebbe cominciato?) del trasporto della municipalizzata “Napoli sociale” a causa di autovetture guaste.

Se questa è la buona scuola…

 

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