“Ho sempre parlato di rottamazione. C’è un limite alla demagogia. Io al massimo faccio due mandati. Se vengo eletto la prossima volta, è l’ultima. Punto. A casa dopo“. Lo dichiara il presidente del Consiglio e segretario del Pd Matteo Renzi, ospite a Otto e mezzo, su La7. Il premier si esprime sulle polemiche scatenate dal suo viaggio a New York, in occasione della finale degli Us Open: “La Fiera del Levante c’è tutti gli anni, ci torneremo il prossimo anno e tornerò a Bari nelle prossime settimane, ma la gioia di poter condividere un grande successo credo che sia molto bello. Se fosse stato calcio, nessuno avrebbe fatto polemiche. E mi lasci esprimere un cattivo pensiero. Tante polemiche perché era tennis femminile, mi viene il sospetto che andare a vedere la Nazionale i politici lo debbano fare, andare a vedere due tenniste bisogni storcere la bocca”. E aggiunge: “Volo di Stato? E’ naturale che un presidente del Consiglio, chiunque esso sia, si muova coi voli di Stato. E’ una cosa assolutamente scontata. Da noi la polemica si basa sul costo, ma invito tutti a vedere i soldi di palazzo Chigi prima e dopo la cura e i soldi del bilancio dello Stato. Stiamo facendo i tagli sulla spesa pubblica, ma l’idea” – continua – “che il presidente del Consiglio, il presidente della Repubblica e quello del Senato, non si muovano coi voli di Stato appartiene a una dinamica molto populista. Noi abbiamo eliminato 3mila poltrone pubbliche, messo un tetto allo stipendio dei manager. Poi c’è gente che avrebbe chiesto a Pertini il computo dei voli di Stato per i mondiali dell’82. C’è chi vive nel rancore e chi si vive qualche ora di inattesa felicità. Le polemiche lasciamole a chi vive di rancori”