Televisione

Palinsesti Sky 2015 – 2016: il gigante mostra i muscoli nella guerra senza esclusioni di colpi con Mediaset

Una presentazione massiccia che non sorprende affatto, visto che quella appena iniziata sembra essere la stagione televisiva decisiva nel sempre più acceso scontro tra la pay tv satellitare e i rivali di Cologno Monzese

di Domenico Naso

82437 caratteri: è l’elefantiaca lunghezza del comunicato arrivato via mail ai giornalisti dopo la presentazione dei palinsesti della nuova stagione di Sky. Una presentazione massiccia che non sorprende affatto, visto che quella appena iniziata sembra essere la stagione televisiva decisiva nel sempre più acceso scontro tra Mediaset e la pay tv satellitare (ma con più di un piedino nel digitale) di Rupert Murdoch.

E allora l’ufficio stampa Sky ha lavorato in maniera certosina, quasi maniacale, per snocciolare cifre, dati, record, nuovi volti, meritate conferme. È tutto un gioco di nervi con Cologno Monzese, in uno dei periodi più roventi nella disfida televisiva (mentre la Rai sta a guardare, ovviamente). In principio fu la Champions League, la cui esclusiva è stata strappata a Sky proprio da Mediaset Premium (che non trasmette in chiaro nemmeno le partite del mercoledì della Juventus, perché ha bisogno di abbonamenti e ha deciso di correre il rischio di infastidire i tifosi più numerosi d’Italia). E visto che sul calcio non si scherza, dal terreno di gioco la guerra si è diffusa in tanti altri settori. Basti pensare alla schermaglia di qualche mese fa tra Striscia e MasterChef, succoso antipasto di quanto avremmo visto in seguito.

À la guerre comme à la guerre, dunque, e dopo le settimane passate ad ascoltare in tutte le salse il mantra dell’ESCLUSIVA del Biscione sulla Champions, martedì è toccato a Sky, alla tv che piace alla gente che piace, all’oasi fighetta che si fa sempre più nazionalpopolare, perché sa che il momento è propizio per sfidare la tv generalista anche sul proprio terreno. E partiamo proprio dall’intrattenimento, genere su cui Sky ha puntato molto negli ultimi anni, accaparrandosi i diritti di alcuni format internazionali di grande impatto come Xfactor, MasterChef e JuniorMasterChef e l’ultimo arrivo Italia’s Got Talent. A Xfactor è arrivata Skin, è tornato Elio, sono stati confermati Mika e Fedez, la conduzione è saldamente nelle mani di Alessandro Cattelan e per il Daily ecco l’idea che spiazza (e fa discutere): Aurora Ramazzotti, figlia di Eros e Michelle Hunziker, nota per cotanti parenti e una presenza esuberante sui social ma che ancora non ha dimostrato nulla.

E visto che i bimbiminkia tirano e diventano un pubblico pregiato (soprattutto in chiave social) ecco la sorpresa Lodovica Comello, già starlette della sitcom globale Violetta e conduttrice della prossima edizione di Italia’s Got Talent (al posto di Vanessa Incontrada). Confermatissimi i giudici Luciana Littizzetto, Nina Zilli, Frank Matano e Claudio Bisio. Quest’ultimo, poi, condurrà un nuovo programma tutto suo sempre su SkyUno (la casa dell’intrattenimento Sky). Raddoppiano in tanti, dalle parti di Rogoredo, visto che anche a MasterChef c’è una novità di non poco conto, il quarto giudice Antonino Cannavacciuolo, che già conduce su FoxLifeCucine da Incubo Italia”. A Junior MasterChef, invece, esce Lidia Bastianich e entra Gennaro Esposito, che affiancherà Bruno Barbieri (ancora giudice di MasterChef) e Alessandro Borghese (che conduce anche Quattro Ristoranti e Kitchen Sound). Doppio impegno anche per Joe Bastianich, che sarà protagonista, con Guido Meda, dell’edizione italiana di Top Gear, il programma cult dedicato ai motori che ha raccolto consensi in tutto il mondo. Alessandro Cattelan conferma il suo impegno con E poi c’è Cattelan, il late show settimanale del “bravo presentatore” dell’Italia del Duemila. Su FoxLife, poi, torna anche Il contadino cerca moglie, condotto da Simona Ventura, sempre più freelance di lusso, pronta a spaziare da un canale all’altro alla ricerca di nuovi stimoli.

Altro fiore all’occhiello di Sky sono le serie televisive, a cominciare dai grandi classici pluripremiati in onda su Fox, FoxLife e FoxCrime: si va da The Walking Dead a Grey’s Anatomy, da Le regole del delitto perfetto a Scandal, passando per American Horror Story – Hotel (con l’attesissima new entry Lady Gaga), Empire, The blacklist e Homeland. Tante serie anche su SkyAtlantic, il canale preferito dai maniaci seriali italiani, con un mix di qualità d’oltreoceano e alcune produzioni italiane degne di note. È appena iniziato Texas Rising, diretto da Roland Joffé, che racconta la guerra di indipendenza del Texas nell’Ottocento. Un prodotto ambizioso, che tenta di rilanciare il western in tv, ma che per adesso lascia qualche dubbio sulla riuscita finale. Torna Les Revenant, serie francese scritta da Emmanuel Carrere, e, sempre per restare nel paranormale, c’è attesa per il seguito di The Leftovers, con Justin Theroux, neosposo di Jennifer Aniston. Da non perdere The Knick, un medical drama storico diretto da Steven Soderbergh e interpretato da un bravissimo Clive Owen, ma ci sarà anche tanta nuova carne al fuoco, come Aquarius, con David Duchovny, Deutschland 83, direttamente dalla Germania divisa degli anni Ottanta, e poi il seguito della versione italiana di In Treatment, con Sergio Castellitto, Isabella Ferrari, Michele Placido, Barbara Bobulova, Adriano Giannini, Maya Sansa, Licia Maglietta, Greta Scarano e Alba Rohrwacher, diretti da Saverio Costanzo. Torna anche Fargo, ispirata al film dei fratelli Coen, con un cast nuovo di zecca: Kristen Dunst, Ted Danson e Patrick Wilson.

Finito? Nemmeno per idea, visto che il 2016 sarà l’anno di Vinyl, nuova serie HBO creata da Mick Jagger e Martin Scorsese, e di Dov’è Mario?, l’attesissimo ritorno di Corrado Guzzanti in una serie di 8 episodi. Ma i prodotti italiani più attesi sono due: il seguito di Gomorra – La serie, che lo scorso anno ha conquistato l’Italia e il mondo, e The Young Pope, l’ambizioso progetto diretto da Paolo Sorrentino e interpretato da attori del calibro di Jude Law e Diane Keaton. E già sono stati annunciati gli adattamenti di Diabolik, Calciopoli, Zero Zero Zero (il libro di Roberto Saviano sulla cocaina) e nientepopodimenoche un non meglio precisato House of Cards all’italiana.

E lo sport, pietra dello scandalo della sfida a distanza tra Cologno e Rogoredo? Dalle parti di Sky giurano che la perdita della Champions League non è una tragedia e rilanciano con un’altra serie infinita di nomi e numeri: l’esclusiva della serie B, le partite dello sventurato Parma in serie D, tutta la serie A (ma Mediaset ha le interviste esclusive dell’immediato dopopartita), e poi i tanti talk calcistici come Sky Calcio Live il sabato sera, Sky Calcio Show la domenica (condotto da Ilaria D’Amico e con il nuovo entrato Paolo Condò, che ha lasciato dopo anni la Gazzetta dello Sport), Terzo Tempo e poi, come se non bastasse, si chiude con Fabio Caressa che riassume la giornata di campionato con Bergomi, Boban, Mauro e Vialli. E poi i campionati esteri, con Premier League inglese Bundesliga tedesca e Liga Spagnola, l’Europa League in esclusiva e le qualificazioni a Euro 2016. E visto che, persino in Italia, non di solo calcio vive l’uomo, ecco la coppa del mondo di rugby, con Elio nelle inedite vesti di opinionista sportivo; gli ultimi giorni dell’EuroBasket 2016, la coppa del mondo di pallavolo in Giappone, il basket NBA, la Formula 1, la MotoGp e Dio solo sa cos’altro.

Ci sarebbero ancora i palinsesti di almeno altri dieci o quindi canali da raccontare, ma diventerebbe francamente noioso. Ma la quantità mastodontica di contenuti che Sky sta mettendo sul piatto per questa nuova stagione dimostra come la posta in gioco sia sempre più alta e né in casa Murdoch, né a Mediaset, hanno la minima intenzione di mollare la presa. Forse questa guerra all’ultimo sangue, che a tratti diventa stucchevole e insopportabile a colpi di “ESCLUSIVE” ripetute da ambo le parti fino allo sfinimento, potrà servire almeno a migliorare la qualità dell’offerta televisiva italiana. Anche se in questo delicatissimo gioco strategico, si avverte pesantemente l’assenza di mamma Rai. Che, per carità, deve fare i conti con le proprie miserie finanziarie e alcune sfide non può proprio reggerle, ma dalla quale ci aspetteremmo quantomeno un po’ di impegno in più.

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