“Chi ha parlato e continua a parlare di teoria gender in relazione al progetto educativo del governo Renzi sulla scuola, compie una scandalosa e colossale truffa culturale ai danni della società. Ci tuteleremo con gli strumenti legali, e ci stiamo già muovendo. Questo è veramente un caso di mistificazione inaccettabile“. Lo annuncia ai microfoni di “Melog – Cronache Meridiane”, su Radio24, il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini a proposito della grancassa mediatica e politica sulla cosiddetta ‘teoria gender’ della legge 1072015 art 1 comma 16. “In queste ore” – afferma – “il capo dipartimento sta inoltrando una circolare a tutti i dirigenti scolastici e a tutte le diramazione periferiche del mondo della scuola. Mi auguro che siano sufficienti. Facciamo circolare chiarimenti, lanciamo messaggi chiari, ma se ciò non dovesse bastare credo ci sia una responsabilità irrinunciabile di passare a strumenti legali“. E spiega: “‘Il principio che introduce questa legge, la legge della ‘Buona scuola’, è un principio sacrosanto che non ha nulla a che fare con la ‘teoria gender’, ma esplicita dei criteri di sensibilizzazione all’interno delle scuole alle pari opportunità. E quindi all’educazione, alla parità tra i sessi, perché questa è una società dove la condizione della donna sul piano sociale, culturale ed economico deve fare dei passi avanti e alla sensibilizzazione dei ragazzi nella prevenzione della violenza di ‘genere'”. Il ministro sottolinea: “Insomma, il comma 16 va in direzione opposta a quello che si sta diffondendo falsamente e scorrettamente, e cioè all’annullamento della distinzione tra uomo e donna, che è in natura e cultura. Fa riferimento a principi di sensibilizzazione nei ragazzi alla prevenzione alla violenza di genere e ai reati e attacchi dettati dall’omofobia. la sintesi di questo ‘comma 16’ incriminato ingiustamente è l’introduzione della cultura della ‘non discriminazione’ di ogni tipo, razziale, etnico e religioso. E’ l’introduzione della cultura della tolleranza e dell’accoglienza, temi che la scuola in un Paese avanzato e moderno ha sempre introdotto in varie forme e che noi rinnoviamo in questa legge dello Stato'”

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