Rissa sfiorata questa mattina alla Camera Alta giapponese a causa delle contestatissime leggi sulla sicurezza: la riapertura dell’ultima discussione da parte della Commissione speciale prima del voto, proposta all’improvviso dal presidente Yoshitada Konoike, ha mandato su tutte le furie le opposizioni, impegnate in un feroce ostruzionismo a tutto campo. Appena comunicata la decisione, il banco della presidenza è stato preso d’assalto dai parlamentari d’opposizione che, tra urla e spintoni, hanno contestato il mancato sostegno unanime al “delicato passaggio”. Konoike, impossibilitato a parlare, è stato costretto a lasciare la sala, oltre a passare il testimone al suo vice, Masahisa Sato, anche lui esponente del partito liberaldemocratico del premier Shinzo Abe. La calma relativa è tornata solo dopo oltre un’ora tra spintoni, urla e cordoni umani intorno alla presidenza per impedire che fossero lette le comunicazioni procedurali
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